Psc, Riccio: "Linee guida, tripartizione Giovino e la città che sonnecchia"

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Eugenio Riccio
  19 luglio 2019 12:55

“Se il dibattito sul futuro di Giovino, nei mesi scorsi, aveva infiammato la città con incontri pubblici che, di fatto, nel merito, avevano innalzato il livello della discussione in città, l’incontro di ieri sera, in Provincia - spiega il consigliere comunale Eugenio Riccio (Gruppo misto) - sulla presentazione delle linee guida del Psc, ovvero quel piano che disegnerà lo sviluppo della città per i prossimi anni, ci consegna un capoluogo il cui encefalogramma della partecipazione democratica è pari allo zero. Solo pochi intimi, infatti, a un’iniziativa pubblica che avrebbe dovuto rappresentare un primo passo “fondante” per lo sviluppo sociale e la crescita di Catanzaro da qui in poi.  Assente quasi tutto il Consiglio comunale, la giunta, i dirigenti e i funzionari comunali, la politica regionale e nazionale, i partiti, i sindacati,  e gli ordini professionali. Ma quel che probabilmente ha fatto più male, un colpo al cuore, era l’assenza totale della società civile e del variegato mondo dell’associazionismo che, in città, negli ultimi anni ha sempre fatto la differenza. Se da un lato dovremmo probabilmente cominciare a farcene una ragione di questa scarsa propensione dei catanzaresi a partecipare a iniziative che possano incidere sulla loro qualità della vita e sul futuro dei propri figli e nipoti, dall’altro credo sia giusto fare qualche riflessione sul tema.
Se deficitaria è stata la partecipazione della città al dibattito, al contrario è stato qualificato il parterre degli interventi, con la presenza dei progettisti del piano che hanno relazionato in maniera chiara e concisa. Cosa ci ha detto il convegno? Forse nulla, i progettisti hanno infatti disegnato una città incentrata sugli assi di viale Europa (Germaneto) e viale Emilia (Barone) con le specificità della cultura (centro storico) e del turismo (Lido). Volendo approfondire il tutto, i progettisti hanno poi “perimetrato” l’area turistica di Giovino fra i fiumi Castace e Alli. È forse una conferma della tripartizione del comparto turistico di Giovino-Alli? I progettisti hanno forse recepito gli indirizzi dell’amministrazione comunale e della maggioranza che guida Palazzo De Nobili? Domande, queste, che legittimamente poniamo all’amministrazione e ai leader dei partiti che governano la città e dai quali ci aspettiamo risposte concrete ed esaustive. Credo che lo sviluppo della città non possa e non debba passare dal chiuso delle stanze del potere con quattro amici al bar, ma invece debba essere condiviso e partecipato da e con i cittadini e i rappresentanti istituzionali.
Nell’attesa, mi auguro che l’iniziativa di ieri sia replicata nei quartieri della città e che tutti gli atti siano pubblicati on line sui siti istituzionali per agevolare l’accesso alle informazioni. Se i catanzaresi non vengono da noi, dovremmo essere noi ad andare nelle case dei catanzaresi”.

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