di GABRIELE RUBINO
Due milioni di euro in più per il gas e altri 3,5/4 milioni in più per la corrente elettrica. Circa 6 milioni in tutto. È il conto salato che l'azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio stima dover sostenere per l'anno 2023, alla luce della crisi energetica in atto.
Il dato è contenuto all'interno della relazione allegata al bilancio di previsione approvato nei giorni scorsi. Il costo globale per i consumi energetici lieviterà tra i 9,5 e i 10 milioni di euro. Infatti, oltre ai 6 milioni di aumenti per gas e luce, l'azienda ospedaliera dovrà comunque spendere 4,2 milioni di canone annuo dovuto per la precedente convenzione. Si tratta della convenzione "CONSIP MIES 2, con cui è stato affidato l'appalto per il Multiservizio tecnologico integrato per la fornitura di energia per gli edifici in uso".
Più incerta la situazione sugli effetti dell'inflazione sugli acquisti dei beni sanitari. Da tempo l'azienda ospedaliera di Catanzaro sta proseguendo con un'operazione di 'normalizzazione', si legge nel documento, del segmento con diverse procedure ancora aperte. Tuttavia l'impennata dei prezzi, già intravedibile nella parte finale dello scorso anno e aggravata dal conflitto in Ucraina, impatterà. Stando all'atto del Pugliese, "si stima un aumento pari al 5/10% dei costi attualmente sostenuti per unità di prodotto anche se le procedure di gara aggiudicate potrebbero mitigare il peggioramento ipotizzato".
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