Pugliese-Ciaccio. Operatori no-vax, l'ospedale pronto a sospenderli ma in molti si vaccineranno

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L'ospedale "Pugliese Ciaccio"
  04 agosto 2021 20:40

di GABRIELE RUBINO

Anche all'ospedale Pugliese-Ciaccio è partita la stretta sugli operatori no-vax. Dopo gli accertamenti portati avanti dalla direzione medica di presidio e del dirigente del servizio professioni sanitarie, i dipendenti che non si erano sottoposti alla vaccinazione risultavano essere 31. Nei confronti di questi, lo scorso 27 luglio, era partita una lettera di diffida per ricordare loro l'esistenza del decreto (il n. 44 del 2021) che dispone l'obbligo vaccinale per i sanitari. Entro cinque giorni dovevano dimostrare l'avvenuta vaccinazione oppure un valido motivo esimente. 

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I NUMERI- Dai 31 però vanno scartati "le quattro unità di personale assenti dal servizio per astensione obbligatoria o facoltativa l’obbligo di vaccinazione scatterà all’atto del rientro in servizio e sette dipendenti che risultano aver già contratto il virus e hanno ricevuto o sono in attesa di ricevere la somministrazione della dose di vaccino prevista dalla vigente normativa".

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LA DELIBERA, GLI EFFETTI E LA 'SOSPENSIONE' IN ATTESA DI NUOVA MANSIONE. MA ANCORA NON E' LA SOSPENSIONE SENZA STIPENDIO- Per tutti gli altri, invece, con una delibera firmata oggi dal commissario straordinario Francesco Procopio, scatterà la sospensione, nello specifico "prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o comportano, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio". Attenzione, però, non si tratta della sospensione prevista come 'sanzione' dal decreto nazionale. E' un modo per consentire alla direzione medica di presidio di poter vagliare l'opportunità di affidare una diversa mansione ai non vaccinati e se inferiore con conseguente riduzione stipendiale. Solo di fronte all'impossibilità di un diverso impiego allora scatterà l'effettiva sospensione dal servizio e la mancata corresponsione dello stipendio. In pratica, da domani i dipendenti non in regola saranno sì inibiti dal trattare pazienti o stare in reparto ma possono essere spostati da un'altra parte dove non c'è rischio contagio. Non tutti gli operatori coinvolti avevano capito il contenuto del messaggio così è stata inviata una lettera individuale ai dipendenti. 

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MOLTI DEGLI OPERATORI COINVOLTI SI VACCINERANNO- L'ipotesi più probabile è tuttavia un'altra. Molti dei non vaccinati, a sentire ambienti ospedalieri, hanno già manifestazione la propria adesione a farsi il vaccino. Ovviamente una volta somministrato di fatto viene meno il rischio sospensione e la procedura viene fermata. 

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