Quando la professione a Catanzaro è dedizione e amore: “Grazie al dott Carillio e alcuni infermieri”

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L'ospedale Ciaccio De Lellis
  26 febbraio 2023 09:41

Un pensiero profondo e diretto, quello indirizzato al Dottor Guido Carillio, oncologo presso il nosocomio catanzarese Pugliese-Ciaccio, dipartimento di oncoematologia, e ad alcuni infermieri. Condividiamo il contenuto.

Un percorso difficile e amaro quello della malattia, che nulla può addolcire o alleviare. Ma c’è qualcosa che può curare, almeno l‘anima, quando tutto diventa più difficile.

Ci riferiamo all’amore, alla tenerezza e alla vicinanza silenziosa ma forte di chi, con competenza rara e dedizione per il proprio mestiere, ha sposato un giuramento al quale si tiene saldo. 


È stato tutto questo e molto altro, per noi e per nostra Madre Maria Rosa Pudia, l’incontro con lei Dottore Guido Carillio.

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Lei che nostra Madre, una donna da sempre forte e stabile come una roccia, durante i lunghi mesi di sofferenza ha visto accanto al di là del camice che indossa.

Non possiamo che ringraziarla per l'umiltà, la cortesia e la delicatezza con cui si è dedicato a mamma preservandone la dignità, nonostante ultimamente la malattia fosse avanzata , e la nostra roccia si stesse piano piano sgretolando.  Non sono cose affatto scontate.

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Grazie, inoltre, per la disponibilità che ha avuto nei nostri confronti, per averci sostenuto e per essere stato la nostra guida nei momenti più difficili. 

Mamma Maria ci ha lasciati, ma assieme al suo ricordo speciale e ai suoi preziosi insegnamenti, ci ha fatto dono di un messaggio importante: tra le pagine di un cammino difficile, lungo la strada della vita, Dio non ci lascia mai soli, a volte capita, come successo a noi, di ricevere in dono la presenza di persone rare e speciali. Lei è per noi una di queste. Che il Signore illumini sempre il suo cammino, come lei fa con le persone che incontra.

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Infinitamente grazie, anche agli infermieri: Albina , Francesca, Rosaria, Michele , Soraja e Danuta.

Con infinita stima i figli
Saverio, Antonio, Marianna e la sorella Francesca.

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