Cosa succederebbe se il mondo dell’arte incontrasse quello dei videogiochi? C'è chi pensa sia impossibile, poiché l'arte viene considerata una disciplina seria che non ha bisogno di ulteriori supporti nella didattica, ma se questa potesse essere spiegata nelle scuole tramite videogiochi, i ragazzi potrebbero comprendere molte cose e i risultati sarebbero sicuramente positivi: è proprio quanto sostiene la metodologia didattica della gamification.
Seguendo questo principio, i ragazzi della classe 1C del Liceo Siciliani e la loro insegnante prof.ssa Gabriella Parlongo, avvalendosi del videogioco Minecraft, hanno provato a trasformare il Partenone in un grande progetto computazionale, utilizzando linee rette e cubi pixellati, forti del precedente studio della storia dell'arte greca e di come questa ha lasciato il segno nelle civiltà e culture future, dalla ricerca della perfezione nella scultura passando dall'età arcaica, classica ed ellenistica.
Partendo da una presentazione multimediale, i giovanissimi studenti del liceo guidato dal DS Filomena Rita Folino hanno argomentato sulla nascita e la storia dell'Acropoli di Atene, soffermandosi sul tempio più importante: il maestoso Partenone, appunto. Hanno poi realizzato un video utilizzando la piattaforma del gioco Minecraft, sentendosi parte integrante di una costruzione e di tutte le problematiche in campo di progettazione e architettura.
L'utilizzo di un videogioco ha spronato i ragazzi a mettere in pratica le nozioni apprese e studiate, facendoli sentire liberi di muoversi in un luogo a loro familiare e maggiormente coinvolti nel processo di apprendimento. Pur consapevoli di non possedere spiccate doti artistiche, si sono cimentati nella realizzazione di tavole di disegno tecnico e artistico, rappresentando la facciate del Partenone iscritta in un rettangolo aureo poiché gli artisti e gli architetti lo ritenevano geometricamente perfetto in armonia e perfezione.
I ragazzi hanno realizzato anche tavole inerenti agli ordini architettonici greci, che stravolgono l'architettura utilizzandoli ancora oggi. Qualcuno ha sperimentato il modellato basandosi su sculture classiche studiate.
«Il gioco è un’ottima sperimentazione nella didattica della Storia dell’Arte e ha avuto i suoi vantaggi nella realizzazione di progetti di riproduzione artistica. Nell’ambito dell’architettura ha una grande utilità perché permette di capire, costruendo edifici storici, quali fossero le tecniche e i materiali di esecuzione», commenta la prof.ssa Parlongo, docente di Storia dell’Arte e ideatrice del progetto supportato con entusiasmo dal Dirigente Folino.
Al Siciliani i ragazzi sanno bene che si può anche studiare divertendosi…ed è bellissimo!
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