Trattamento disumano. La madre di S.M., 51 anni, di Catanzaro, descrive così il trattamento ricevuto da suo figlio all’ospedale Pugliese di Catanzaro. La donna denuncia quanto accaduto per 4 giorni e 4 notti (dall’8 al 12 settembre) alla Procura della Repubblica: “Mio figlio è stato legato a letto con cinghie bullonate con chiave”. Cinghie spartite solo dopo l’intervento del genero della donna, chiedendone la rimozione.
Il 13 settembre l’aggressione. Il 69enne si scaglia sulla madre con una spranga di ferro. La reazione è forzata:
la signora chiama i carabinieri per ottenere un Tso. Negato il ricovero il primo giorno, il secondo diventa necessario tanto da dover richiedere l’intervento della polizia. Portato di nuovo all’ospedale Pugliese, non è stato ricoverato.
Assistiti dall’avvocato Gennaro Piero Mellea, ora la storia viene portata all’attenzione degli inquirenti che dovranno fare luce sulle condotte dei sanitari.
e. c.
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