Quattro milioni di euro "non dovuti": Cotticelli ordina la restituzione a IGreco

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images Quattro milioni di euro "non dovuti": Cotticelli ordina la restituzione a IGreco

  21 giugno 2019 18:02

di  GABRIELE RUBINO

Niente sconti a nessuno. Una sentenza si rispetta, a maggior ragione dopo due gradi di giudizio. La casa di cura IGreco, una delle più importanti della sanità privata del cosentino, dovrà restituire circa 4 milioni di euro perché ha ricevuto un budget «non dovuto». Con il Dca 94 del 20 giugno, la struttura commissariale guidata da Saverio Cotticelli ha stabilito di dare ottemperanza alla sentenza del Consiglio di Stato, adottata a fine maggio, con cui era stato accertato "l'eccesso" di risorse pubbliche assegnate alla clinica privata. I fatti risalgono a qualche anno fa, quando ancora non c'era stata l'unificazione di tre diverse strutture nell'IGreco Ospedali Riuniti. La clinica in questione era la Madonna della Catena che, secondo la concorrente catanzarese Villa del Sole che ha azionato il giudizio amministrativo, aveva ottenuto più soldi pubblici del necessario.

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"MACROSCOPICO INCREMENTO" DA DUE MILIONI ALL'ANNO  I budget incriminati sono quelli degli anni 2015 e 2016. La casa di cura svolgeva due tipi di attività accreditate: la riabilitazione intensiva e la neuroriabilitazione. Per la prima, la struttura aveva ottenuto un ulteriore accreditamento di 23 posti letti, ma non anche per la seconda che invece era rimasta ferma ai 18 già esistenti. Nei decreti di assegnazione dei budget di tre anni fa sarebbero state proprio le prestazioni di neuroriabilitazione a dover "giustificare" l'incremento di budget pubblico assegnato al gruppo di circa 2 milioni di euro all'anno. Dal 2015 in poi, si era passati da circa 5,9 milioni a 7,9 complessivi per Madonna della Catena. Il Consiglio di Stato, riformando la precedente sentenza del Tar, tuttavia ha riscontrato che non c'era stato alcun aumento della capacità ricettiva, arrivando a definire il balzello milionario «macroscopico». In sostanza, non ci sono state motivazioni «trasparenti» giustificanti l'assegnazione di tutti quei soldi in più «ad un solo gruppo» e non anche ai concorrenti che magari avrebbero potuto svolgere quel tipo di attività sanitaria.

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NON E' IL PRIMO SCONTRO CON IL COMMISSARIO  Per evitare i costi del recupero retroattivo (e magari di usare la mano troppo pesante) il generale Saverio Cotticelli ha preferito uniformarsi al parere dell'avvocatura distrettuale dello Stato che consigliava di scomputare, ex post, i 4 milioni totali alle future assegnazioni per IGreco. Al momento dell'assegnazione dei futuri tetti di spesa, la Regione taglierà in automatico questa somma. Non è la prima volta che fra la nuova struttura commissariale e il gruppo Greco sono stati registrati scontri con atti ufficiali. Nei mesi scorsi, la diatriba era sorta sul codice trino o univoco con cui registrare i flussi della casa di cura, arrivando addirittura ad un primo giudizio del Tar (che dava ragione a Greco), per poi subito dopo essere superato da un nuovo decreto del commissario governativo.

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