Pochi lo conoscevano ma, da oggi, anche a Catanzaro si conosce l'esistenza del bando nazionale delle aree dismesse. La questione è stata sollevata da Antonello Talerico. Secondo il consigliere regionale e comunale di Forza Italia il Comune avrebbe perso un'occasione da circa 10 milioni di euro per non aver avanzato alcuna richiesta. Una versione che dopo la replica del vicesindaco Giusy Iemma, si è tramutata nell'accusa a Palazzo De Nobili di non aver adottato atti a rilevanza esterna, che per un Comune sono a una delibera di Giunta o una determinazione dirigenziale.
Nella controreplica del vicesindaco Iemma, supportato dal sindaco Fiorita, viene spiegato che non ce ne era bisogno, poiché era sufficiente inviare al ministero una comunicazione (pec) con cui si manifestava la volontà di partecipare. Per i dettagli bisognerà aspettare. I dettagli, nel gergo burocratese, consistono nell'invio di una check list (un format), che avverrà nelle prossime settimane, in cui vengono indicati gli estremi del progetto (quindi, l'area dismessa da riqualificare) e magari i presunti importi. Lo stesso iter dovrebbe seguire Siderno, citata come esempio virtuoso da Talerico.
L'Amministrazione Fiorita, pur non formalizzandolo (non essendo ancora necessario), ha in mente di proporre la riqualificazione dell'ex mattatoio e, orientativamente, si potrebbero richiedere fino a 5 milioni di euro. Almeno questo è quanto trapela dal Comune.
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