Si riporta la segnalazione di un cittadino, Sergio Sorrentino, al Comune di Sellia Marina.
“Rappresentare lo stato di profondo degrado nel quale versa il territorio comunale in tema di raccolta differenziata risulta ripetitivo e poco produttivo in quanto l'Amministrazione ne è certamente ben conscia.
Balza però all'occhio il ritenuto recente spreco del denaro pubblico dovuto, forse, ad una programmazione che è apparsa poco approfondita e perciò non convinta. Dopo la recente promozione del Comune a Città, con plauso del presidente dell'Assemblea Regionale, ebbi a commentare che maggiori onori avrebbero comportato altrettanti oneri.
È così che, a distanza di pochi giorni, è stata apprezzata la posa di 4 isole ecologiche mobili, con conferimento tracciato, acquistate mediante un finanziamento regionale. Una di queste è stata originariamente alloggiata nelle prossimità dei villaggi Rivachiara 2 e 5 (strada stranamente dimenticata dall'illuminazione pubblica e che da lungo tempo presenta una buca centrale nell'asfalto degna di preoccupazione).
Nell'immediato ho convintamente fronteggiato, nelle discussioni sotto l'ombrellone, le critiche sulla positività dell'allocazione dell'ausilio a ridosso di villaggi già strutturalmente dotati di proprie isole. Poiché queste sono disciplinate dall'incombenza del conferimento negli stessi giorni previsti dal regolamento comunale, il nuovo ausilio avrebbe invece permesso, ogni giorno, il disciplinato deposito senza l'onere dell'accumulo in casa.
Magari, e questa è una mia idea, la posa delle 4 isole, proprio per il loro numero imitato, sarebbe stata più utile effettuarla, nell'immediato, dove sono dislocate numerose case, senza appositi ausili condominiali, e ciò per evitare l'incresciosa posa serale dei mastelli o, molto più frequentemente, dei sacchetti.
La mia illusione sulla bontà del nuovo ausilio è durata solo una settimana.
L'Amministrazione non è infatti riuscita ad assicurare lo svuotamento giornaliero, con inceppo delle bocche e conseguente fetore, per cui, a distanza di 15 gg complessivi e certamente a seguito di motivate lamentele a supporto della teoria NIMBY, non si è trovato di meglio che collocare l'isola nella limitrofa area della vergogna. Lì, infatti, persiste atavicamente il butta e fuggi, con ciò legittimando l'analogo atteggiamento da parte di chi pensa di trovare la macchina utilizzabile ed invece può solo velocemente vedere stampati i gigli di mare caratteristici della zona.
Si, area della vergogna. Quando 18 anni fa potei coronare il sogno della casa al mare a Rivachiara 5, ricordo che ai graditi ospiti davo indicazione di arrivare dal percorso più lungo per evitare quel biglietto da visita.
A distanza di tanti anni, ho purtroppo appresso che anche mio figlio, che quest'anno ha voluto ospitare per una settimana un ex compagno universitario di Udine, aveva provveduto nella stessa maniera come altrettanto ha fatto a ruota mia figlia con l'ex compagna universitaria fiorentina.
Percorso più lungo, non per questo agevole, laddove la strada, che prevede con difficoltà il doppio senso di marcia, vede stabilmente occupata una corsia dal parcheggio escludendo anche la possibilità del transito a piedi in sicurezza.
Tanto io posso.
All'Amministrazione auguro invece buon lavoro, magari tentando di prendere esempio dai recenti virtuosi comportamenti che le due limitrofe grandi città di Catanzaro e Lamezia Terme stanno ora percorrendo con l'elevazione di sanzioni grazie all'impiego delle fototrappole”.
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