"Nelle ultime settimane, Volt Catanzaro si è schierata in prima linea con il popolo ucraino, un popolo, fatto di fratelli e sorelle Europe?, che, nonostante le sofferenze, sta lottando per garantire il proprio diritto all’autodeterminazione e per non mettere a rischio la nostra libertà europea, contro l’invasione di Putin. Nonostante la maggior parte delle sigle politiche abbiano fatto della sola discussione geopolitica la loro massima aspirazione e la stessa amministrazione comunale si sia mossa con eccessiva lentezza, a causa della sua troppo rigida burocrazia, i catanzaresi, auto organizzandosi, hanno risposto in maniera forte e decisa, sopperendo a queste mancanze".
"Auspichiamo che in futuro - si legge in una nota - in situazioni in cui è presente una forte spinta propulsiva dei cittadini, il Comune si mobiliti, prendendo carico del coordinamento di tutti i volontari e le associazioni che hanno risposto numerosi all’emergenza, come stato fatto in altri comuni come Isernia, città citata anche dalla Obama Foundation, per la capacità di coordinare gli aiuti in questa situazione. Quello che ci rende orgogliosi e quello per cui ci battiamo politicamente, è stato l’attivismo dal basso: cioè il buon cuore dei catanzaresi e la forza dei volontari, che, in maniera autonoma, hanno combattuto le varie difficoltà per smistare e consegnare migliaia di aiuti umanitari in tempi record. È a queste persone che vogliamo rivolgere i più sentiti ringraziamenti per averci dato l’opportunità di dare una mano e per essere stati instancabili".
"Un grazie a chiunque abbia ospitato e continui ad ospitare nelle proprie sedi la raccolta, grazie ai volontari dell’Unicef e ai ragazzi scout, grazie alle scuole, grazie ad ASIM e ad Assslam, grazie ai volontari della protezione civile e grazie alle singole persone che hanno contribuito alla causa comune, dimostrando con i fatti da che parte è giusto stare. Infine, un grande ringraziamento alla comunità ucraina di Catanzaro che, nonostante le innumerevoli sofferenze personali, è riuscita a coordinare un’azione così estesa, in così poco tempo e in particolare Oleksandra Pasyeka e Yuliya Shklyarenko; due donne che, grazie alla loro forza, hanno lottato e continuano a lottare per l’Ucraina. Con l’ennesimo camion in partenza per la frontiera, in accordo con le associazioni, le attività di raccolta rallentano, ma la guerra, purtroppo, non è finita. Catanzaro deve essere pronta ad accogliere i rifugiati ucraini e mettere a disposizione per chi scappa dalla guerra aiuti concreti. Nella speranza che gli interventi diplomatici e le sanzioni pongano fine a questo massacro, noi di Volt continueremo ad offrire il nostro supporto. Slava Ukraini!"
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