Di IACOPO PARISI
"Radici e Visioni - Ritratti e protagonisti della nostra economia", l'opera che racconta le vite e le imprese di oltre 100 imprenditori e artigiani della provincia di Catanzaro, è stata presentata questa mattina presso la Sala concerti del Comune di Catanzaro. Il volume, promosso da Giorgio Ventura, presidente dell'associazione "A Filanda", ripercorre un capitolo importante della ripresa economica del territorio, a partire dal secondo dopoguerra.
Il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, ha sottolineato l'importanza di questo progetto, definendolo un'operazione fondamentale per preservare le radici e alimentare una visione per il futuro. Pur riconoscendo le difficoltà attuali della città, Fiorita ha evidenziato come il libro rappresenti non solo un tributo alla memoria, ma anche un'opportunità per riflettere su nuove prospettive, invitando a non cadere nella nostalgia sterile ma a trarne insegnamenti utili. In rappresentanza delle istituzioni è intervenuta anche l’Assessore alle Attività Produttive del Comune di Catanzaro, Giuliana Furrer, che ha ricordato quanto sia fondamentale promuovere le attività locali più che quelle online.
Anche il presidente della Camera di Commercio, Pietro Falbo, ha espresso il proprio apprezzamento per l'iniziativa, descrivendo Ventura come "un visionario". Falbo ha poi evidenziato come il patrimonio commerciale del passato fosse anche un patrimonio di tradizioni, in gran parte basato su attività a conduzione familiare. A differenza di oggi, dove l'e-commerce ha frammentato il rapporto con i consumatori, un tempo era fondamentale affidarsi ai consigli dei commercianti, che svolgevano un ruolo non solo economico ma anche umano. Le botteghe erano spazi in cui si compiva un percorso di vita oltre che commerciale, una dimensione che oggi va riscoperta e valorizzata.
Marcella Crudo, una delle autrici del volume, ha approfondito alcune delle storie raccolte. Ha parlato delle imprenditrici che hanno portato innovazione e glamour nella Catanzaro del passato, come la signora Grande, famosa per aver introdotto grandi firme in città, e la all’ora popolare "cappellaia" Maria Esposito, figura affascinante e tridimensionale che a suo dire sembrava uscita da un romanzo pirandelliano.
Wanda Chiodo, curatrice della comunicazione, ha posto l’accento sul valore del ricordo come elemento centrale dell’opera. Ha evidenziato come il ricordo non sia solo uno strumento per preservare il passato, ma un mezzo per costruire legami, comprendere le radici di una comunità e trasmettere valori alle generazioni future. In un mondo sempre più globalizzato, dove i legami con le tradizioni rischiano di affievolirsi, ricordare diventa un gesto potente e necessario.
Giorgio Ventura ha concluso l'evento ringraziando il team che ha collaborato alla realizzazione del libro e ricordando che il progetto non vuole essere un tributo nostalgico, ma una fonte di ispirazione per i giovani.
Con 160 pagine e oltre 130 aziende raccontate, il volume si propone come un ponte tra passato e futuro. A celebrare ulteriormente queste storie, dal 5 al 7 dicembre, i 110 pannelli raffiguranti le imprese protagoniste saranno esposti presso i saloni della concessionaria Autofamar, un'occasione per rivivere l'atmosfera di un tempo e riflettere su ciò che può essere fatto per il domani.
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