Raffaele Mammoliti: "Sinistra sociale e sinistra politica devono far fronte comune per arginare la deriva qualunquista in Calabria"

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images Raffaele Mammoliti: "Sinistra sociale e sinistra politica devono far fronte comune per arginare la deriva qualunquista in Calabria"
Maurizio Caligiuri, Maria Teresa D'Agostino, Raffaele Mammoliti, Vincenzo Colla, Antonio Viscomi, Raffaele Falbo, Angelo Sposato
  16 gennaio 2020 18:03

di CLAUDIA FISCILETTI

L’apertura del dialogo tra sinistra sociale e sinistra politica è stato il tema centrale nel dibattito di questa mattina, presso la Sala Arca Enel di Catanzaro, durante cui Raffaele Mammoliti, candidato nella lista del Partito Democratico al Consiglio regionale nell’area centrale della Calabria, ha elencato quelli che secondo lui sono i punti da realizzare concretamente per la regione.

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E’ Mammoliti ad iniziare l’incontro con una considerazione di carattere generale che analizza la situazione attuale dell’Italia in cui, secondo lui, si sta verificando una deriva qualunquista ed una visione autoritaria della democrazia incarnata dal partito della Lega. Una deriva che il candidato al Consiglio regionale del PD, sostiene si possa arginare solo se la sinistra sociale e la sinistra politica tornare a dialogare, riparando alla lacerazione comunicativa verificatasi in questi ultimi anni.

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“La responsabilità non sta tutta in capo alla sinistra politica, ma bisogna indagare e ricercare le ragioni del perché questo è avvenuto” afferma Mammoliti che poi continua auspicando che sinistra sociale e politica possano fare fronte comune, rimanendo nelle rispettive autonomie, per affrontare questioni importanti che lui stesso spera di poter portare al Consiglio regionale, con i consensi necessari ed asserisce: “Non andrò lì per riscaldare la sedia ma per fare le cose che devono essere fatte”. Un nodo strategico fondamentale, per Mammoliti, sono le infrastrutture nel Mezzogiorno che nel corso degli anni hanno ricevuto una quantità sempre minore di risorse e strumenti: “Dobbiamo rendere cogente la clausola del 34% -continua il candidato- secondo cui le risorse ordinarie verso il Mezzogiorno devono essere proporzionali alla presenza demografica che presenta la realtà del Paese”. Ma non finisce qui. Mammoliti afferma che la clausola del 34% deve essere estesa anche alle aziende nazionali, tra cui ANAS e RFI, in modo tale da realizzare più infrastrutture per la Calabria che possano essere anche più funzionali.

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E ancora, fa riferimento ad una delle infrastrutture più importanti della Calabria, l’aeroporto di Lamezia Terme per cui era previsto un progetto di realizzazione per un’aerostazione, che però non è stato sviluppato. “La Calabria non ha un problema di risorse, ma ha un problema nella gestione, per questo ci vuole una classe dirigente che sappia gestirle” afferma Mammoliti prima di fare un’osservazione sulle ultime vicende giudiziarie che hanno colpito la città di Catanzaro: “Bisogna parlarne senza volgere lo sguardo altrove, ognuno si difenderà penalmente nelle aule di tribunale, com’è giusto che sia, ma è una situazione preoccupante dal punto di vista etico e politico, da cui emerge uno scenario inquietante”. Parole a cui fa eco l’onorevole Antonio Viscomi, deputato Pd, che poi aggiunge come in Calabria si ha bisogno di un cambiamento che passa prima di tutto da un cambiamento culturale: “Basta con la politica delle tre p, che cerca potere, posti e che da prebende, ed iniziamo a parlare con i politici delle tre c, cioè quei politici che sono coerenti, credibili e competenti”.

Presente all’incontro anche Vincenzo Colla, vice segretario nazionale della CGIL, che si è detto d’accordo con l’unificare la cultura della sinistra sociale e della sinistra politica perché “un’autonomia verticale non conduce alla capacità di fare un cambiamento”.

Angelo Sposato, segretario generale della CGIL Calabria, ha posto l’attenzione sulla situazione sanità in Calabria: “Ce la prendiamo con i commissari che si sono succeduti nel corso degli anni, ma i buchi nella sanità sono stati fatti dalle Asp, dalle direzioni generali, da tutti coloro che hanno fatto dei buchi enormi di spesa a scapito del diritto alla salute dei cittadini. Ad intervenire anche Maria Teresa D’Agostino, componente dell’assemblea provinciale del Pd, che tra le tante infrastrutture pone la lente d’ingrandimento sulla scuola e sull’importanza che ha nel formare le menti del futuro, spingendole anche lontane dalla criminalità, ma per questo bisogna fare un lavoro attraverso proposte e progetti.

Il segretario del Circolo Pd del quartiere Santa Maria, Maurizio Caligiuri, ha portato quella che può essere definita una testimonianza sul modo in cui il lavoro e la legalità sono vissuti nei quartieri in cui opera, che comprendono anche Viale Isonzo, Pistoia e l’Aranceto.

Infine il sindaco di Melissa, Raffaele Falbo: “Penso che la politica calabrese può arrivare a superare i limiti che ci trasciniamo da molti anni, se prova a concentrarsi su poche cose che poi però vengono concretamente realizzate”.

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