"Il fenomeno del randagismo in alcune aree della città è ancora molto presente e ciò contribuisce alla creazione di vere e proprie colonie di cani che potrebbero rivelarsi pericolosi per l’uomo o altri animali domestici. I cani randagi sul territorio, singoli o in branchi, possono quindi rappresentare un potenziale rischio di aggressione per le persone, un serbatoio e veicolo di malattie infettive e infestive per l'uomo (non essendo sottoposti ad alcun controllo sanitario) e infine, essere causa d’incidenti stradali". Si legge in una nota del consigliere comunale Manuel Laudadio.
"E’ il caso più evidente si è manifestato nei giorni scorsi in Via Crispi, nella zona centrale della città, - prosegue - dove un branco di quattro cani randagi ha provocato allarme, paura e preoccupazione agli abitanti del luogo. Quindi, è molto facile cadere preda di un attacco di panico in caso d’incontro fortuito con dei cani randagi, laddove una persona si trova da sola, in un punto isolato, di fronte ad un branco di tre o quattro cani".
"Purtroppo, al rischio di subire aggressione da parte degli animali è subentrata la beffa, dove si è assistito anche a un rimpallo di responsabilità e di esecuzione dell’intervento. Il caso era comunicato da un cittadino all’Ufficio Ambiente del Comune che demandava la competenza ai vigili urbani che a loro volta indicavano l’ufficio veterinario dove era evidenziato di non poter intervenire perché il canile comunale era chiuso, quindi rivolgersi al Sindaco che, dati i suoi numerosi impegni, a quanto riferito, - conclude - non poteva prendere in esame il caso. Che cosa dobbiamo aspettare, Sindaco Fiorita, che avvenga la disgrazia per poi assumere determinazioni?"
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