“Audacia sprezzante e perfetta conoscenza del territorio”. È la sintesi che emerge dalle prime analisi condotte dalla squadra mobile di Reggio Calabria, diretta da Alfonso Iadevaia, con la supervisione del questore Bruno Megale, sulla rapina messa a segno ieri mattina da una coppia di malviventi ai danni di un portavalori della Sicurtransport. L’episodio è avvenuto in pieno centro storico, a pochi metri dagli ingressi della Prefettura, nel momento in cui uno dei vigilantes, sceso dal mezzo blindato con una busta contenente ottantamila euro da consegnare alla filiale centrale di Intesa San Paolo, è stato sopraffatto da un giovane travisato, che gli ha strappato il plico dalle mani contenente il danaro e sottraendogli anche la pistola di servizio.
Sembra evaporare, intanto, l’ipotesi della "pista esterna" riguardo alla provenienza dei rapinatori, che “con assoluta calma”, dicono gli inquirenti, hanno portato a termine un’azione criminale nonostante il pullulare in quella zona della città di sistemi passivi, anche sofisticati, di controllo del territorio. Dunque, i malviventi potrebbero appartenere alla malavita locale. Gli investigatori stanno infatti lavorando per raccogliere tutti i dati possibili dalle eventuali registrazioni, soprattutto delle telecamere poste alla vigilanza di piazza Italia, su cui si affaccia il palazzo della Prefettura, e l’adiacente via Miraglia, dov’è ubicata la storica sede di Intesa San Paolo. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica Matteo Campagnaro.
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