Rapinatore ucciso a coltellate e abbandonato davanti l'ospedale di Reggio: interrogato l'aggressore

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Rapinatore ucciso a coltellate e abbandonato davanti l'ospedale di Reggio: interrogato l'aggressore
Carabinieri Reggio Calabria
  29 maggio 2024 15:20

Si chiama Francesco Putortì, 48 anni, incensurato, l’uomo che ha aggredito lunedì a coltellate due rapinatori catanesi, uno dei quali rimasto ucciso e l’altro gravemente ferito, sorpresi nella sua abitazione di Rosario Valanidi, una contrada pre-aspromontana di Reggio Calabria.

“Sono rientrato in casa e ho visto passare una persona, sono stato preso dal panico, ho afferrato un coltello. I due soggetti che erano dentro casa mi hanno aggredito e io mi sono difeso. Mentre scappavano ai due ladri sono cadute le pistole”. E’ quanto ha detto l’indagato, che deve rispondere di omicidio e tentato omicidio, nel corso dell’interrogatorio di garanzia agli inquirenti, difeso dall’avv. Maurizio Condipodero. Putortì è stato fermato dai carabinieri e dalla squadra mobile per l’omicidio di Alfio Stancampiano, 30 anni, di Catania, abbandonato dai complici in fuga lunedì mattina nei giardini dell’ospedale ‘Morelli’ di Reggio Calabria.

Banner

Francesco Putortì, nel corso della colluttazione, ha ferito gravemente anche un secondo rapinatore, un 46enne anch’egli di Catania, ricoverato al Policlinico di Messina nell’ospedale di Messina. Dopo la tragica colluttazione, è emerso che Francesco Putortì ha chiamato i carabinieri per denunciare il furto in casa di circa 1500 euro, omettendo in un primo momento di raccontare quanto accaduto, per confessare a distanza di qualche ora l’andamento dei fatti. L’avvocato Condipodero, in una dichiarazione, ha definito come appaia “eccessiva e assurda l’accusa di omicidio volontario contestata dalla Procura. Tutt’al più potrebbe essere un eccesso colposo di legittima difesa se dimostrato che le ferite derivano dalla colluttazione e non da altro. Attendiamo con fiducia la decisione del gip”. 

Banner

Banner

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner