"Incomprensibile quanto sta accadendo nel settore recapito della Calabria di Poste Italiane. Ad una situazione catastrofica già segnalata mesi addietro e di pubblico dominio riguardante il Centro di Smistamento della corrispondenza della Calabria, ubicato a Lamezia Terme, oggi si è unita la decisione, da parte dell’Azienda, di tagliare i lavoratori precari in scadenza che garantiscono buona parte della copertura dei posti vacanti del settore".
Ad affermarlo in una nota è il Segretario regionale SlP CISL Bruna Breveglieri.
"Il taglio complessivo di oltre il 40% di queste risorse - aggiunge il Segretario - (in alcune realtà addirittura del 100%), mette a repentaglio il servizio in tutta la regione dove la copertura organica in qualche territorio supera di poco il 60%. Da segnalare, inoltre, l’ingiustizia compiuta su questi lavoratori “usa e getta” che, a causa di questi mancati rinnovi contrattuali, oltre al disagio sociale sempre più grave, saranno penalizzati in una futura possibilità di assunzione a tempo indeterminato a copertura di una carenza di organico che, nel tempo, sta diventando sempre più importante".
E conclude: "Abbiamo attenzionato e protestato con i vertici aziendali affinchè intervengano provvedendo a garantire un sufficiente e decoroso servizio non solo rispetto al personale in attività, il quale sarà chiamato a prestazioni non più gestibili, ma anche e soprattutto nei confronti dei calabresi, i quali, stando a queste decisioni, non sono rispettati come si conviene in uno Stato che dovrebbe garantire ai propri cittadini un efficiente servizio su tutto il territorio nazionale".
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