Recovery plan. Capacchione (Balneari): "Costituisce una lacuna grave non aver previsto interventi per il contrasto dell’erosione costiera"

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Il presidente del Sindacato italiano balneare, Antonio Capacchione

Il Sib "nelle osservazioni inviate alle Commissioni parlamentari che stanno esaminando il cd Recovery plan ha sottolineato che lo stesso dev’essere anche l’occasione per affrontare e risolvere il fenomeno dell’erosione delle coste italiane"

  25 febbraio 2021 11:10

"Costituisce una lacuna grave del “recovery plan” non aver previsto alcun intervento per il contrasto dell’erosione costiera". Così in una nota stampa del  presidente Sib, Antonio Capacchione. “Per affrontare questa emergenza nazionale - prosegue - abbiamo chiesto l’inserimento di una specifica linea di intervento dotata di adeguate risorse. Cari amici e colleghi, nelle Osservazioni inviate alle Commissioni parlamentari che stanno esaminando il cd Recovery plan (Piano nazionale per la ripresa e la resilienza) abbiamo sottolineato che lo stesso dev’essere anche l’occasione per affrontare e risolvere il fenomeno dell’erosione delle coste italiane: un’emergenza nazionale meritevole di un impegno urgente e straordinario da parte delle Istituzioni sia nazionali che europee".

"Infatti, sono a tutti note le violente mareggiate che periodicamente interessano i nostri litorali - si legge ancora sulla nota - provocando danni ingenti soprattutto alle aziende balneari: le prime vittime dei cambiamenti climatici in atto. Il PNRR (6 Missioni declinate in 16 Componenti a loro volta suddivise in 48 Linee di intervento) è dotato di ingenti risorse (223,91 miliari di euro) e costituisce la principale iniziativa per riparare i danni economici e sociali provocati dalla pandemia di coronavirus, avviare la ripresa europea, proteggere e creare posti di lavoro".

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"Fra tutti gli innumerevoli interventi ipotizzati in detto Piano, purtroppo, nulla viene previsto per il contrasto del grave fenomeno erosivo nonostante la Commissione europea abbia prescritto che, alla cd transizione ecologica, debba essere riservata una quota non inferiore al 37 per cento del totale degli stanziamenti. Abbiamo quindi chiesto che il Governo e il Parlamento modifichino il Piano affinché si possano utilizzare le risorse del cd Recovery Fund - conclude- anche per finanziare un Piano nazionale straordinario di interventi finalizzato a contrastare l’erosione delle coste italiane".
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