Recovery plan. Francesco Pitaro: "Dal premier Draghi la Calabria si aspetta che renda coeso il Paese"

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L'avvocato Francesco Pitaro

Lo ha detto il consigliere regionale Francesco Pitaro intervenendo nel dibattito sul fondo europeo in Consiglio. Ha aggiunto: “La Regione è chiamata a entrare in gioco da protagonista con progetti affidabili e un’organizzazione burocratica adeguata.

  19 aprile 2021 20:11

 
 
“Il Recovery plan avrà un senso e il Governo Draghi, che eccelle per competenze tecniche, potrà dimostrare la propria valenza politica, se alla fine dei sei anni in cui saranno erogati gli oltre 200 miliardi di euro, l’Italia potrà finalmente ritenersi sostanzialmente unità. Questa è la sfida che attende il Paese. Dal premier Draghi la Calabria si aspetta che renda coeso il Paese, come fece il cancelliere Khol quando nell’89 riunificò la Germania”.
 
Lo ha detto il consigliere regionale Francesco Pitaro intervenendo nel dibattito sul fondo europeo in Consiglio regionale. Ha aggiunto: “La Regione è chiamata a entrare in gioco da protagonista con progetti affidabili e un’organizzazione burocratica adeguata! Se, viceversa, anche questa volta, le risorse finiranno per irrobustire le aree forti del Paese, fagocitate da lobby e interessi organizzati o se le risorse che arriveranno da noi non saranno finalizzate allo sviluppo, si certificherà la marginalità dell’Italia nei contesti internazionali e si acutizzeranno i disastri sociali della Calabria mettendo a rischio la sua stessa  tenuta democratica”.
 
Ancora Pitaro: “Noi possiamo svolgere senz’altro  un’azione di impulso politico che metta assieme su questo dossier tutte le forze presenti in Consiglio regionale e tutti i soggetti dello sviluppo presenti nei territori, per focalizzare la progettualità che serve alla Calabria e per recuperare il ritardo si sviluppo sui settori su cui inciderà il Recovery: digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, transizione ecologica, infrastrutture, istruzione e ricerca, salute e inclusione e coesione sociale. Abbiamo davanti a noi diversi mesi prima di chiudere questa sfortunata legislatura. E dunque possiamo, proprio sull’utilizzazione dei fondi europei, innescare un metodo di lavoro che aiuti la Calabria a uscire dal sottosviluppo e che consiste nell’agire mettendo insieme le sue energie più innovative e migliori. Anteponendo gli interessi generali a tutto il resto”.
 
In conclusione, Pitaro ha proposto l’istituzione di un Osservatorio regionale sul Recovery Plan di cui dovrebbero far parte, oltre alla politica, i soggetti dello sviluppo e le professionalità necessarie per agire con metodo, regole e competenza. Dovrebbe servire a convogliare ogni progettualità in un disegno complessivo e ad interloquire con il Governo e con l’Europa che, prevedendo esborsi, due volte all’anno fino al 2026, e condizionandoli al raggiungimento dei target e con una specifica tempistica, per noi meridi
onali è una solida garanzia. L’Europa che punta allo sviluppo dell’Italia del Sud è per noi una garanzia di cui possiamo giovarci, se qui in Calabria, questa volta, faremo sul serio. E soprattutto se dimostreremo, da qui al 2027,di essere seri nell’affrontare tutte le fasi e l’iter di cui si compone il dossier europeo”.

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