di FELICE CARISTO
Domenica 20 e Lunedì 21 settembre, oltre alle elezioni amministrative, alle Elezioni Regionali e alle elezioni suppletive di Camera e Senato che si celebreranno in alcune Regioni, il Corpo elettorale si pronuncierà su un Referendum Costituzionale, che dovrà ratificare o non ratificare una scelta parlamentare che modifica tre Articoli della Costituzione, relativi alla riduzione di 630 deputati elettivi che, con la vittoria del sì diminuiranno a 400, e 315 Senatori elettivi che con la Vittoria del sì scenderanno a 200 unità, diminuendo anche la Possibiltà per il Presidente della Repubblica di poter nominare 5 Senatori di nomina a vita, ma consentendo al Capo dello Stato di poterne nominare un numero che, non consenta che essi superino il numero di 5 unità.
Inoltre con l'eventuale Vittoria del sì alle Province Autonome di Trento e di Bolzano sarà assegnato un numero di Senatori elettivi, maggiori per esempio della Regione Molise, che Ricordiamolo esprime un solo grande elettore nell'elezione del Capo dello Stato, che vedrà un'ulteriore penalizzazione dei Senatori che, costituzionalmente vengono eletti su base Circoscrizionale regionale.
Di fatto con l'eventuale modifica di questi tre articoli della Costituzione, viene ulteriormente modificata una recente legge Costituzionale che assegnava alle Circoscrizioni estero 12 deputati eletti con sistema proporzionale, che con l'eventuale vittoria del sì vengono ridotti a 8, e di sei Senatori, che con l'evenuuale vittoria del sì vengono ridotti a 4.
Un'altro elemento dirimente riguarda l'elezione del Capo dello Stato con l'eventuale riduzione del numero dei Parlamentari Grandi elettori,diventerà più consistente il Peso dei Grandi elettori delegati Regionali.
I tre quinti dei Componenti delle Camere riunite in seduta Comune procedono all'elezione di cinque Giudici della Corte Costituzionale, questa soglia diminuisce drasticamente, perchè i tre quinti di mille parlamentari rappresenta una soglia non controllabile politicamente mentre i tre quinti di seicento consente un'eccessivo controllo del Giudice Costituzionale eletto che, ricoprirà anche, il ruolo di Presidente della Consulta.
Stesso discorso per l'elezione dei tre quinti dei Presenti dei membri non togati del Consiglio Superiore della Magistratura, Organo di Autogoverno dei Giudici, tra questi membri non togati viene scelto il Vicepresidente di Questo organo, Carica che, di fatto lo Presiede, considerando che, il Capo dello Stato che è il Presidente di questo organo lo presiede soltanto in occasioni solenni.
Altro punto pericoloso rappresenta la possibiltà di una Maggioranza parlamentare nei due rami del Parlamento di mettere in stato di accusa per alto Tradimento della Costituzione il Capo dello Stato, con 600 parlamentari una sola forza politica che, conquista la maggioranza assoluta sia alla Camera che. al Senato può esercitare questa prerogativa, condizionando anche la nomina dei Componenti dell'elenco che affianca i Giudici Costiuzionali che in questa circostanza esercitano la funzione di Organo Giudicante di un Organo Costituzionale.
Ultimo punto che, mi preme sottolineare rappresenta il Cambiamento di Funzioni che di fatto si realizza tra lo status di Deputato e Senatore, senza però aver modificato il meccanismo del Bicameralismo perfetto o paritario.
Questo perchè sè passa la riduzione a 400 dei Deputati essi comunque potranno lavorare almeno a due Commissioni monocamerali tra le 14 Commissinoni permanenti, mentre i senatori ridotti a 200, possono lavorare soltanto in una sola Commissione Monocamerale Permanente, per evitare di rendere difficile partecipando almeno a due commisioni, il raggiungimento del numero legale.
Quando si modificano articoli della Costituzione, senza accorgesene tante volte si generano danni irreversibili, ecco perchè i membri dell'Assemblea Costituente, indicavano sempre la Via maestra dell'elezione di un'Organo apposito che, si occupi di questo delicatissimo tema.
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