Referendum su lavoro e cittadinanza, Gianmichele Bosco: “Cinque voti per il futuro dei diritti”

A pochi giorni dai referendum abrogativi dell’8 e 9 giugno 2025, il Presidente del Consiglio Comunale di Catanzaro, Gianmichele Bosco, lanciò un nuovo appello per i cinque quesiti referendari dedicati a lavoro e cittadinanza, definendoli «una straordinaria opportunità per restituire centralità ai diritti delle persone e ridare dignità al lavoro».

«I referendum che ci attendono — dichiara Bosco — chiamano ciascuno di noi a una scelta di campo tra l’indifferenza e l’impegno civile. I temi posti toccano corde vitali della nostra società: la sicurezza sul lavoro, la stabilità occupazionale, la tutela dei più deboli, la giustizia nei contratti e l'inclusione sociale».

I cinque quesiti referendari mirano a: Ripristinare il diritto al reintegro in caso di licenziamento ingiustificato, rafforzando i diritti dei lavoratori e il principio di equità; Estendere tutele a chi lavora nelle piccole imprese, eliminando disparità che minano il valore della dignità lavorativa; Limitare l’uso dei contratti a termine, favorendo percorsi di lavoro più stabili e sicuri; Rendere effettiva la responsabilità solidale negli appalti, affinché nessun lavoratore venga lasciato senza tutela; Favorire percorsi di cittadinanza più accessibili per chi vive e contribuisce stabilmente alla nostra comunità.

Questi referendum — sottolinea Bosco — propongono un’idea di società più giusta, dove il lavoro non è merce ma strumento di libertà e realizzazione personale. Non si tratta di difendere privilegi, ma di affermare diritti che devono appartenere a tutti. 

Scegliere di votare cinque volte SÌ è un segnale forte di consapevolezza e speranza. È il modo migliore per dire che crediamo in un Paese dove il lavoro torni a essere un pilastro di dignità e non una corsa a ostacoli”.

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