Referendum, una commedia all'italiana: il mancato quorum segno di sfiducia alla politica

di ENZO COSENTINO

Referendum! Un flop all’italiana. Niente quorum e sulle preferenze espresse da chi ha esercitato il diritto al voto, numeri a macchia di leopardo. Non cambierà niente. Tutto come prima, forse più di prima. Una occasione che poteva essere di alto valore democratico quanto a partecipazione. L’indifferenza? O perché chi non ha votato non ha capito a cose servisse questa chiamata… alle armi. Oppure un rifiuto fisiologico, una specie di urticaria alle scelte che un popolo può fare in libertà. La giostra del saracino è finita. Amen!  Anche se sulla scena del teatrino stessi pupi e pupari. Questo passa il…convento!

E no, occorre trovare volti e linfa nuova per una ripartenza.

Occorre fare innamorare la gente della politica. Ma non con il canto, spesso stonato, delle sirene. Con i fatti!

Sul campo di battaglia necessita la presenza di audaci condottieri che sappiano tirare di fioretto, ma quando serve anche di sciabola.

Intanto da Lamezia la vittoria di Murone sulla Lo Moro per la poltrona di Sindaco ha il retrogusto di uno schiaffo al centrosinistra.  In particolare al partito egemone dello schieramento, il PD. Un partito che stenta a ritrovarsi e che sembra avere urgente necessità di cambi per l’affidamento delle leve di comando.

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