"Sorvolando sulla petulante litania che vede puntualmente chiamato in causa Abramo ed i suoi sostenitori (molti dei quali oggi siedono a fianco del Sindaco Fiorita), restiamo increduli nel leggere il contenuto della nota a firma dei consiglieri di maggioranza Assisi, Carpino e Caviano che, auspichiamo, abbiano avuto piena contezza assumendo la paternità dello scritto. Affermano i consiglieri di maggioranza che quello del servizio di refezione scolastica è un problema nazionale e che ad esempio"… a Cosenza il pasto costa 5,50 euro… a Torino 6,60”.
Lo scrivono i Consiglieri Comunali Stefano Veraldi (Riformisti Avanti), Valerio Donato e Gianni Parisi (Rinascita).
"Alleghiamo, a beneficio di chi volesse meglio comprendere quanto falsa ed approssimata sia la comunicazione “di regime” di questa maggioranza, documentazione che invece prova come a Cosenza il costo di 1 pasto varia da € 0,50 ad € 4,00 con distinti e diversi scaglioni collegati alla fascia ISEE di appartenenza fino ad arrivare al costo di euro 5,50 per i nuclei familiari con Isee superiore ad € 15.000,00.
Stessa cosa per il Comune di Torino dove non è assolutamente vero che il servizio di refezione scolastica abbia un costo a pasto di € 6,60, ma, come emerge da atti ufficiali, la tariffa per ogni pasto varia da € 1,48 per fasce Isee fino a 5.000 euro fino ad arrivare, con una proporzionalità (solidale, di sinistra ed espressione di un tentativo minimo di giustizia sociale), ad € 6,30 ma solo per fascia di Isee superiore a 32.000.
Da ciò emerge chiaramente che di sinistra questa amministrazione sappia vedere solo il piedino del neo cittadino onorario Massimo Palanca; e, che, di contro,la propria azione amministrativa, governata in maggioranza da elementi di centrodestra, sia completamente permeata da approssimazione epressappochismo. In due sole parole: tanta fuffa!
E, quanto sosteniamo è dimostrato dal fatto che solo dopo le nostre proteste e le proteste dei tanti cittadini, l’Amministrazione comunica che…”sta lavorando a soluzioni serie che possano alleggerire la situazione di famiglie meno abbienti e che hanno più di un figlio”.
Senza considerare che un prezzo più basso per il secondo figlio è contemplato in quasi tutti i bandi, ci chiediamo ma quando è stato partorito il bando cosa pensavano? L’Amministrazione aveva effettuato una indagine [4 agosto 2023] sul numero di famiglie meno abbienti proprio al fine di prevedere le agevolazioni tariffarie sulla base dell’ISEE. I risultati sono sconosciuti ai più; ma soprattutto, evidentemente, trascurati in toto dall’Amministrazione.
Diversamente da tantissime altre Amministrazioni, il Comune di Catanzaro ha deciso di “costringere” tutte le famiglie con reddito superiore a € 2.000 a pagare un costo giornaliero del pasto pari ad € 5, vale a dire un costo pari a circa € 1.000 all’anno, a causa della incapacità di un’amministrazione indifferente rispetto alla sofferenza altrui.
Amministrare una Città non è come il giochino del “monopoli”, gioco di società verso il quale la Giunta Fiorita ha pure mostrato una certa dimestichezza.
Rinnoviamo al Sindaco Fiorita ed alla sua Giunta l’invito a ritirare immediatamente gli atti adottati ed a provvedere ad erogare un servizio adeguato, per tutelare “realmente” le famiglie con maggiori difficoltà e proteggere gli alunni dal rischio di subire trattamenti indegni.
È bene che, ogni tanto, ai vertici dell’Amministrazione comunale si ricordi che non tutte le famiglie catanzaresi vivono e frequentano il salotto buono cittadino e che la Calabria con 10.490€ presenta il valore medio ISEE più basso a livello nazionale. E il cambiamento… può attendere!"
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