La Corte d’Appello di Reggio Calabria ha assolto dall’accusa di avere favorito la ‘ndrangheta l’avvocatessa Giulia Dieni, 61 anni, indagata nell’ambito di un'inchiesta della Dda reggina denominata ‘Rifiuti 2’.
Giulia Dieni, che era stata condannata a otto anni di reclusione, aveva impugnato in Cassazione la sentenza ottenendo un rinvio ad altro collegio. I giudici d’Appello, stavolta, hanno cancellato la condanna precedente "per non avere commesso il fatto". La Corte d’Appello, inoltre, ha ridimensionato la condanna nei confronti dell’ingegnere Lauro Mamone, indicato originariamente come "tecnico di fiducia" della "famiglia" Alampi, riducendola da undici anni a cinque anni e nove mesi di reclusione.
Il collegio ha condannato invece Domenico Alati a quattro anni e cinque mesi ed assolto Carmela Alampi, i cui familiari sono considerati esponenti della ‘ndrangheta di Trunca e del Valanidi.
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