La Corte di appello di Reggio Calabria, in accoglimento dell’istanza formulata dagli avvocati Dario Vannetiello ed Ettore Aversano, ha disposto la scarcerazione di Antonio Morabito, inizialmente condannato per il grave delitto di direzione della associazione di stampo mafioso operante nella città di Reggio Calabria, in particolare anello di congiunzione tra gli esponenti delle articolazioni Ficara – Latella ed i vertici della cosca De Stefano.
Crollata all’esito del giudizio di rinvio l’accusa per il reato di cui all’art. 416 bsi c.p., residuata la sola pena di anni 5 e mesi 4 di reclusione, l’Autorità Giudiziaria ha ritenuto salvaguardabili le esigenze cautelati con l’obbligo di dimora nel capoluogo della regione Calabria nonché con l’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria.
Il ritorno alla libertà è setato accompagnato anche da un ulteriore risultato ottenuto dalla difesa: la revoca della confisca dei beni intestati al Morabito, ivi compreso l’azienda di produzione dolciaria.
L’inchiesta si è sgretolata grazie a cinque colpi messi a segno dalla difesa:
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