Reggio Calabria, arresto convalidato per il 30enne che aveva gambizzato un 21enne per sbaglio

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Una pattuglia della Polizia stradale
  10 marzo 2020 16:18

Il Gip del Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della Procura della Repubblica diretta da Giovanni Bombardieri, ha convalidato l'arresto eseguito in flagranza di reato dai poliziotti della Squadra Mobile e delle 'volanti' della Questura nei confronti di Vittorio Rodà, detto 'Ciccio', 30 anni, ritenuto responsabile di detenzione e porto illegale di arma comune da sparo e lesioni personali aggravate.

Rodà, secondo quanto emerso dalle indagini, è il responsabile della gambizzazione di un giovane di circa venti anni contro il quale ha esploso un colpo di pistola il 5 marzo scorso a Gallico, nella periferia nord della città. Gli investigatori della squadra mobile sono riusciti a ricostruire, attraverso testimonianze e strumenti di vigilanza passiva la dinamica dell'agguato. Il giovane colpito, con altri famigliari, stava raggiungendo un altra zona della città a bordo di un'autovettura quando Rodà, con un autofurgone, si accostava al mezzo dei rivali in movimento, obbligandoli a fermarsi. L'aggressore, sceso dal furgone impugnando una pistola, ha aperto il fuoco contro il gruppetto, ma feriva per errore il ragazzo ventenne anziché lo zio, il vero obiettivo della rappresaglia.

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La sparatoria, però, cessava per il concomitante arrivo delle 'volanti' e di un elicottero del reparto volo, alzatosi per il controllo del territorio di tutta l'area nord della città. Dopo poche ore, ricostruiti i fatti, Rodà era stato rintracciato sottoponendolo a fermo immediato. L'arresto del feritore e il potenziamento della vigilanza attorno alla sua abitazione hanno permesso di individuare e bloccare un parente del giovane ferito, trovato in possesso di un grosso coltello con il quale voleva, secondo gli inquirenti, vendicare il ragazzo ferito.

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Nel corso delle indagini, la polizia di Stato, coordinata dal Procuratore vicario Gerardo Dominijanni e dal sostituto Vittorio Fava, è emerso che Vittorio 'Ciccio' Rodà era contrario ad una relazione sentimentale che una sua congiunta aveva iniziato da un paio di mesi con lo zio del ragazzo ferito.

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