"È simbolico e straordinario che proprio l’otto marzo, il giorno in cui abbiamo salutato per l’ultima volta, 17 anni fa, la nostra compagna, venga reso omaggio da tutta la città di Reggio Calabria alla memoria di Serenella Lucisano, già Segretaria generale della FP CGIL di Reggio Calabria – Locri, intitolandole una piazza al termine di Via Giunta angolo Via Varese alle ore 15.30, alla presenza del Sindaco facente funzioni Paolo Brunetti".
Il ricordo commosso è del Coordinamento donne della Cgil Calabria, della segretaria regionale della Fp Cgil Alessandra Baldari, e del segretario della Fp Reggio Calabria, Francesco Callea.
“Ringraziamo l’UDI di Reggio per aver avanzato la proposta, mesi or sono, alla Commissione toponomastica del Comune, condividendo l’idea che sia arrivato il tempo di considerare importante intitolare piazze o vie di ogni città calabrese a donne che si sono distinte per il loro operato; infatti, come Coordinamento donne CGIL della Calabria abbiamo inviato una missiva a tutti i sindaci calabresi esortandoli a valutare questa opportunità a lungo trascurata e colta dal Comune di Reggio a cui porgiamo i nostri ringraziamenti. Per la FP CGIL è significativo che la città voglia ricordare la figura di una dirigente sindacale che ha lasciato una memoria importante del suo operato conducendo battaglie di alto valore per le lavoratrici ed i lavoratori della Pubblica amministrazione ed anche per la città. Riteniamo che sia un pregio mantenere vivo il ricordo di una donna, sindacalista, che ha tracciato un segno distintivo per la capacità di guida della categoria dei lavoratori pubblici, per la determinazione, la chiarezza delle idee, il rigore e la coerenza con i quali ha affrontato le vertenze sindacali non solo in difesa delle lavoratrici e dei lavoratori, ma anche per affermare con lungimiranza i principi di trasparenza e legalità nella Pubblica amministrazione tanto necessari a queste latitudini. La sua convinzione che fosse possibile rinnovare i servizi pubblici, renderli efficienti, vicini ai cittadini era fondata sulla necessità che si dovessero rispettare rigorosamente le regole e i contratti, ma anche promuovere un’azione trasparente e partecipativa che avrebbe ridefinito il ruolo del pubblico qualificandone i servizi di alto valore sociale che lo stesso è tenuto ad erogare e per questa via conferendo dignità alle lavoratrici ed ai lavoratori di quel comparto”, scrivono Baldari, Caldea e il coordinamento donne Cgil. Che concludono:
“La sua eredità vive ancora nella FP CGIL di Reggio e della Calabria che coltivano gli stessi valori. L’attualità del significato delle sue battaglie ci consegna il monito della necessità che la memoria sia fondamento su cui costruire un futuro migliore”.
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