Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Reggio Calabria - Rosario Valanidi, nell’ambito di servizi coordinati con i militari del Nucleo Antisofisticazione e Sanità e del Nucleo Ispettorato del lavoro di Reggio Calabria, finalizzati al contrasto del lavoro sommerso e irregolare, nonché del rispetto delle norme di legislazione sociale e delle violazioni in materia di tutela della salute e sicurezza, hanno denunciato un 56enne, di Rosarno, già noto alle Forze dell’Ordine, per esercizio abusivo della professione sanitaria.
Nello specifico, a seguito di un accesso ispettivo presso una struttura medica sita a Reggio Calabria, e gestita da una donna reggina di 58 anni, i militari dell’Arma hanno accertato che l’uomo fosse intento ad esercitare l’attività sanitaria di medico odontoiatra, malgrado fosse sprovvisto di alcun titolo abilitativo alla professione.
In particolare, gli operanti hanno riscontrato che il “finto medico” avesse da poco sottoposto un paziente all'interno dell’ambulatorio, ad un intervento al cavo orale con l’utilizzo di un farmaco anestetico scaduto di validità.
Nel corso delle operazioni, sono state rinvenute venti fiale di farmaci anestetici scaduti, sottoposte a sequestro oltre all’intero studio medico dentistico, comprese le attrezzature e i macchinari, impedendo così la prosecuzione delle visite mediche o di interventi odontoiatrici nei confronti di altri pazienti.
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