Reggio, fallisce la trattativa tra "Opera Antoniana delle Calabrie" ed un investitore: chiude la casa di riposo "Don Orione"

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Immagine tratta da Google

L’operatore economico si era fatto avanti dopo l’annuncio della chiusura lo scorso luglio, ma non ha offerto garanzie per tutelare gli ospiti e i posti di lavoro. La Casa di Risposo Don Orione cesserà definitivamente le attività assistenziali il prossimo 31 dicembre.

  21 ottobre 2024 16:10

È fallita la trattativa tra l’Opera Antoniana delle Calabrie, ente titolare della Casa di Risposo Don Orione, e l’operatore economico interessato. Il tavolo, avviato in accordo con la Prefettura di Reggio Calabria per tutelare i 24 ospiti della struttura e i 18 lavoratori, ha dato esito negativo. Lo ha confermato l’Opera Antoniana delle Calabrie, che ha riferito al Prefetto Vaccaro, e ha dato comunicazione ai Sindacati, ai lavoratori e alle famiglie coinvolte.

Dopo una prima manifestazione d’interesse che prevedeva la garanzia di presa in carico assistenziale per le persone anziane ricoverate presso la Casa di Riposo Don Orione, e la continuità occupazionale per i lavoratori coinvolti, l’operatore economico ha palesato propositi diversi.

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Preso atto dell’intenzione dell’operatore di cessare indefinitamente le attività della Casa di Riposo Don Orione in attesa di un eventuale accreditamento regionale ed inoltre preso atto della volontà da parte dello stesso di sospendere il rapporto lavorativo con i dipendenti e di interrompere ogni attività assistenziale con il conseguente ricollocamento  degli ospiti in altre strutture del territorio eventualmente disponibili, l’Opera Antoniana delle Calabrie ha ritenuto la trattativa inconcludente.

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La chiusura della Casa di Riposo era stata annunciata lo scorso luglio, dopo numerosi tentativi di riorganizzare i servizi e un investimento complessivo di 5 milioni e 700 mila euro a partire dal 2010 da parte dell’Opera Antoniana per compensare le perdite economiche senza dover gravare sulle famiglie e per tutelare il maggior numero di posti di lavoro. In assenza dell’impegno delle Istituzioni, che non hanno mai dato seguito al riconoscimento dei Livelli Essenziali di Assistenza, le rette – che sono interamente a carico delle famiglie – sono insufficienti a coprire i costi per mezzo milione di euro l’anno.

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“Abbiamo fatto tutto il possibile per scongiurare questa chiusura – ha dichiarato don Giovanni Carollo, Direttore Provinciale dell’Opera Don Orione, Ente religioso di cui L’Opera Antoniana delle Calabrie è parte – ma purtroppo la gravità della situazione e il ritardo delle Istituzioni l’hanno resa inevitabile. Sono vicino a tutte le persone coinvolte, soprattutto a quelle più fragili, e mi rammarico per questa bella terra, alla quale san Luigi Orione era così legato e per la quale ha fatto tanto, che ancora una volta viene lasciata sola”.

In mancanza di alternative volte a conservare il patrimonio assistenziale e occupazionale che la Casa di Riposo Don Orione offre da più di 40 anni al territorio reggino, le attività termineranno definitivamente il 31 dicembre 2024.

L’Opera Antoniana delle Calabrie mantiene la sua presenza a Reggio con la Parrocchia e la casa religiosa di ospitalità Sant’Antonio, il Centro Aiuto Familiare, e la Scuola dell’Infanzia “Collina degli Angeli”.

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