di SALVATORE FULCINITI*
"De Magistris, perché la sua candidatura in Calabria suscita ansia? “I have a dream”, diceva qualcuno.
Forse oggi in Calabria una nuova fase sta per nascere con la candidatura di Luigi De Magistris, ma cosa spinge alcuni personaggi calabresi pronti ad alzare barricate a tal proposito? Cosa spaventa i suoi detrattori? Forse la sua “normale” onestà? La sua incrollabile fede nell’uguaglianza e nella legge? La capacità di farsi apprezzare, comunicare e padroneggiare i mezzi d’informazione (nei dibattiti tv e non solo)? Come tutti coloro che hanno la stoffa del leader, De Magistris suscita sentimenti contrastanti: l’invidia e la gelosia che portano ad attacchi vaghi, privi di reali argomentazioni, alcuni interventi, quelli si che sanno molto di facile populismo, iniziano a comparire sui vari social, media, network, scritte da coloro che realmente non argomentano nulla nei fatti e sulla persona ma con ostinato accanimento, perpetuano le solite note stonate.
Una parte di classe dirigente di questa regione pretende ancora di parlare per conto dei calabresi, la stessa che ha avuto ruoli apicali al governo della Calabria in questi anni avendo dimostrato di non essere all’altezza del compito che gli è stato affidato dai calabresi ed essendo stata la causa che ha contribuito a portare questa terra agli ultimi posti di tutte le classifiche che riguardano la qualità della vita dei calabresi.
Eppure De Magistris che non è una figura nuova in Calabria, che ha svolto il ruolo di Eurodeputato, il Sindaco della più grande città metropolitana del Sud con tre milioni di abitanti sembra essere diventato l’ossessione di qualche figura non solo politica che nella sua persona vede un nemico da eliminare senza spiegarne i veri motivi che lo inducono a tali nefaste considerazioni.
C’è paura… ma di cosa?
Che cambi radicalmente la politica e il suo modo d’agire nei confronti della collettività. Oggi quest’ultima roccaforte illusoria si sta lentamente dissolvendo. Tutto muta e anche la politica in Calabria, dovrà cambiare, con un nuovo orizzonte d’azione e persone capaci di giocare partite che trascendono da vecchi schemi. Saranno le nuove scelte a creare nuovi scenari. Chi non saprà adattarsi ai nuovi assetti finirà per interpretare questi orizzonti in chiave negativa, offuscando la realtà del cambiamento che ormai la nostra regione chiede e pretende. Quelle persone premeranno per alzare barriere verso quest’uomo, in modo da “proteggersi” e mantenere consolidato il proprio status quo.
Eppure le riflessioni in questo momento dovrebbero essere di tutt’altra natura, l’obiettivo di ogni respiro dovrebbe essere quello di confrontarsi sui temi importanti per il rilancio della Calabria, Sanità, Lavoro, Ambiente, Turismo Giovani".
*Presidente lista civica "Il bene in comune"
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