"Il centrodestra ritiene di capitalizzare un presunto vantaggio e fissa la data dell'elezione regionali al 14 febbraio, prima data utile nel periodo previsto dal Governo, ignorando i venti morti da Covid degli ultimissimi giorni".
02 dicembre 2020 19:12"Il centrodestra ritiene di capitalizzare un presunto vantaggio e fissa la data dell'elezione regionali al 14 febbraio, prima data utile nel periodo previsto dal Governo, ignorando i venti morti da Covid degli ultimissimi giorni. Siamo assolutamente consapevoli della difficoltà di una Regione senza testa e delle previsioni di legge, ma crediamo che sia altrettanto chiaro a tutti la difficoltà di mettere in moto un meccanismo democratico di preparazione delle liste e della scelta dei candidati, oltre che svolgere le iniziative pubbliche di propaganda e mobilitazione elettorale sul territorio regionale in un contesto di difficoltà di movimento come quello attuale".
E' quanto si afferma in una nota della componente dei Democratici Riformisti del Pd. "In un procedimento elettorale - è detto nella nota - non è importante solo il momento delle votazioni ma anche quello della predisposizione della selezione della classe dirigente che si propone all'elettorato e del programma che si pone alla base della richiesta del consenso elettorale. È un problema di democrazia formale e sostanziale perché, votare in queste condizioni, impedirebbe ai partiti ed alla società calabrese di partecipare a scelte che sono importanti quanto il voto. Certo non possiamo procrastinare a tempo indeterminato, ma una pandemia di queste dimensioni con i risvolti negativi che ha avuto per la regione non è cosa di tutti i giorni e non crediamo che si possa tralasciare quel necessario dibattito sulla capacità di gestione della sanità che in questi anni hanno avuto Regione e Stato perché non sono possibili assembramenti".
"Ovviamente speriamo - sostengono i Democratici Riformisti calabresi - che la curva dei contagi scenda in fretta ma siamo così sicuri che la voglia di astensionismo che si respira in girò non sarà aumentata da una situazione sanitaria ancora incerta come probabilmente sarà quella del 14 febbraio? Sono tuttora impediti i trasferimenti all'interno del territorio regionale se non per motivate ragioni, tra le quali non rientrano gli spostamenti per motivi elettorali, sono state chiuse attività che oggi sono in grandissima difficoltà, vogliamo che intorno alla cena natalizia non si rinnovino affetti ed amicizia oltre ad un certo numero di partecipanti e non possiamo scegliere una data che, per esempio, si conformi alle importanti elezioni fissate nel resto d'Italia per la primavera prossima".
"Non si tratta di sconvolgere niente né di favorire nessuno ma il buon senso imporrebbe una riflessione comune delle aree politiche che possa fissare una data che tenga conto dei pericoli del Covid, delle limitazioni che questo comporta e che possa, quindi indicare una data ragionevole che metta insieme l'esigenza di tutti, ma soprattutto dei calabresi. Non crediamo che - concludono - i calabresi abbiano bisogno di un nuovo motivo di diffusione del Covid"
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