di ENZO COSENTINO
Il centrodestra si interroga per dirimere un nodo fondamentale per la prossima tornata elettorale in Calabria. In cattedra, con tanto di “bacchetta” in mano per chi si azzarda a fare “chiasso”, in questo momento, c’è la Lega di Matteo Salvini e il nuovo stato maggiore del Movimento sul territorio.
FI non è al primo banco anche se sul tavolo delle trattative ha messo le mani avanti: l’indicazione del candidato premier spetta agli azzurri. All’orizzonte, comunque, si delinea un “compromesso” che il il presidente Berlusconi sintetizzerebbe più o meo così: a Fi la candidatura a sindaco della Capitale, a FdI quella per la presidenza della Calabria. E La Lega starebbe a guardare? Non sia mai detto con le aspirazioni salviniane.
Allora? Primo step della lezione fissare subito i territori sulla mappa del potere. La Lega che è portata a dire no ad una indicazione forzista per il deputato azzurro Roberto Occhiuto sarebbe disponibile a far passare senza tanti fronzoli la eventuale richiesta-indicazione di FdI.
Il nome c’è già da tempo ed è anche blindato per volere della leader Giorgia Meloni: Wanda Ferro. E l’on.le Ferro è pronta anche per questa eventuale sfida. Una candidatura coinvolgente per tanti elettori del centrodestra e non solo. Perse il duello presidenziale con Mario Oliverio (era il tempo in cui il Pd e il centrosinistra avevano idee chiare) e, per stare in Consiglio - si ricorderà -, dovette affrontare i passaggi costituzionali. Ebbe partita vinta. Sul nome della Ferro cadrebbero tutte le riserve fra i partner del centrodestra. La Lega comunque prendendo spunto dalla situazione regionale anticipa anche le sue proiezioni future in Calabria in occasione di eventi elettorali. Il più prossimo è quello nel Capoluogo di Regione dove tutti le forze di centrosinistra vorrebbero tornare in auge.
Anche come eventuale riparazione ad una eventualità che in tanti (con tanto di palla di vetro in mano) ipotizzano e cioè una nuova sconfitta alle Regionali. Restando sulle regionali c’è da dire che nel centrodestra molto dipende anche dalla posizione che prenderà il gruppo che riconosce la leadership ai Gentile. Sul filo degli accordi territoriali per la Regione comunque resterebbe tagliata fuori Catanzaro. E non solo per quanto riguarda le scelte di centrodestra ma anche per quelle di centrosinistra dove il Pd alza la voce per candidare alla Regione Nicola Irto. Per chiudere un passo indietro per Catanzaro dove la politica, tutta, si interroga per le Comunali come disegnare il dopo Abramo (che guarda in chiavi diverse per ora al suo futuro politico e su fronti - si dice - altrettanto diverse. Con sguardo lungo sulla Lega che lo tiene in debita considerazione).
E proprio la Lega per un suo ingresso a Palazzo de Nobili (con una striscia tricolore, ovviamente) ha allo studio un paio di opzioni sulle quali starebbe “lavorando”. Politica che dà l’impressione, tuttavia, di continuare a navigare a vista. E in Calabria non potrebbe essere diversamente dall’andamento nazionale.
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