“Non avrei voluto intervenire sulla vicenda della stabilizzazione dei lavoratori di pubblica utilità e socialmente utili calabresi ma sentir rivendicare la paternità di quell’iter se da una parte mi fa piacere perché riconosce il valore del lavoro che ho caparbiamente portato avanti, d’altra perte mi impone di ricordare quanto avvenuto”. Lo afferma Angela Robbe candidata consigliere regionale del Partito democratico, Circoscrizione Centro.
“Quel processo – sottolinea - che ha portato al riconoscimento di un diritto legittimamente vantato da quanti da anni garantivano servizi essenziali in Calabria è frutto di un lungo percorso attivato dall’assessorato che ho avuto la fortuna di guidare. Ed è stato uno dei primi impegni assunti che abbiamo onorato”. “Ricordo – aggiunge Robbe - che la stabilizzazione è stata resa possibile grazie ad una convenzione firmata a luglio del 2018 tra la Regione Calabria e il Governo ma che poi è stata criticata aspramente di fatto da quanti in quel momento sedevano in Parlamento e che hanno depotenziato quel provvedimento che prevedeva la storicizzazione delle spesa riconosciuta agli enti per procedere ad assorbire i precari”.
“Con la Finanziaria di quell’anno infatti il Parlamento ha annullato di fatto il lavoro avviato dalla Calabria – prosegue - e ha contestato quella convenzione che con tanta fatica eravamo riusciti a firmare con l’esecutivo tanto da far scatenare la protesta in piazza dei lavoratori. Una protesta legittima, perché riduceva l’impegno finanziario del governo di allora rispetto al necessario, protesta che abbiamo anche sostenuto”. “Oggi si rivendica un merito – afferma ancora Robbe – da parte di quanti in quell’occasione sono rimasti silenti rispetto al blocco della stabilizzazione e non si riconosce l’impegno di chi come noi si è battuto per azzerare una ingiustizia che si protraeva da anni. Ora attendiamo comunque che passi la norma del Governo che, accogliendo finalmente la richiesta che avevamo presentato, storicizzi anche le risorse nazionali per quella spesa”. “La storicizzazione delle risorse nazionali – conclude – può consentire di avviare un piano completo di stabilizzazione di tutti i precari a condizioni migliori. Un impegno che da parte nostra è stato già assunto in tempi decisamente lontani da questo momento elettorale”.
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