Si respira ancora aria di divisione nel Pd. Lo dimostra la nota del responsabile regionale dei Luburisti democratici, Sandro Benincasa che prospetta al segretario nazionale Letta di giocare tutte le carte sul tavolo di una ancora possibile unità e di un traghettamento dello schieramento di de Magistris nel centrosinistra. Passaggio questo che potrebbe avere anche l'obiettivo quanto meno di poter assicurare al centrosinistra il secondo posto sul podio degli arrivi dopo il voto regionale. Ma de Magistris non ci crede ed è restio. Almeno così sembra dallo sviluppo delle trattative.
"Sabato scende Letta per rassicurare gli elettori di centrosinistra e del PD. Noi Laburisti Dem Calabria diciamo solo ve lo avevamo detto ma non solo non ci avete dato ascolto ma non ci avete proprio coinvolti nel confronto sulle idee e progetti da mettere in campo. E come se noi fossimo un'altra storia. Tutto ciò è assurdo. Staremo a vedere come si evolverà questa delicata fase politica regionale e nazionale, dove soprattutto in Calabria ci sono più mazzi di carte sul tavolo e più soggetti interessati che giocano con due o anche tre mazzi" scrive infatti Sandro Benincasa.
"Se è vero - prosegue - che il segretario nazionale Enrico Letta ed il Ministro Francesco Boccia che sta conducendo le trattative per le alleanze politiche, sanno bene che senza De Magistris non si vince né a Napoli né in Calabria. Se poi pensiamo che nemmeno l'area di riferimento all'ex Presidente Oliverio viene considerata per un confronto serio e costruttivo, la dice lunga sul fatto che della Calabria non gliene frega a nessuno grazie a quei calabresi papponi che non vogliono perdere il privilegio di consiglieri regionali alla modica cifra di 20000,00 euro al mese, uno schiaffo alla povertà quella vera".
"Se poi consideriamo che Magorno ex segretario regionale del PD oggi di Italia viva - si legge ancora - fa l'occhiolino a Occhiuto e Tansi attacca l'operato del PD a Reggio Calabria siamo davvero preoccupati ed insistiamo sul confronto se è necessario anche per rilanciare un progetto riformista, allora si facciano le primarie. Alcuni ti consigliano di lasciar perdere le dichiarazioni di speranza e fiducia che ha scritto Don Mimmo Battaglia dell'Avvenire del 21 luglio 2021. L'appello è la politica non rinunci ai sogni. Occorre ripartire dalle persone, dai territori e sconfiggere gli egoismi. Il compito dell'uomo che governa è davvero quello di fare della politica la propria missione, " la propria più alta opera di carità". Oggi, non domani bisogna restituire l'orgoglio di essere meridionali".
"Mi pare che la pandemia non ha fatto riflettere abbastanza chi ha ruoli istituzionali - evidenzia - che delicata e dolce è la bellezza. Grazie Don Mimmo le tue riflessioni svegliano le coscienze di quanti in Calabria da oltre 30 anni l'hanno ridotta per i loro egoismi ad essere la Cenerentola dell'Italia. L'auspicio è che anche la Calabria possa vincere, come i nostri ragazzi hanno vinto gli europei, quella mancanza di speranza e fiducia nelle nostre comunità".
"Tutto il resto è demagogia, personalismo, arroganza padronale di tanti che sperano solo nel loro successo personale senza pensare che i tanti soldi che arriveranno dal recovery sono l'ultima spiaggia per ridare dignità per un'opera di giustizia e ripresa delle prospettive del Mezzogiorno. Caro Letta noi non possiamo accettare assolutamente che il destino di un glorioso partito e di una gestione della cosa pubblica venga affidata agli egoismi di pochi, sacrificando una terra e lasciandola logorare dalla corruzione dilagante e dell'incompetenza devastante. Possiamo ancora farcela solo se ci si ferma un attimo - conclude - e presentando il tuo libro metti inciampo un'autentica opera di rinnovamento e cambiamento, costruendo una nuova classe dirigente calabrese dai territori e non dai soliti registi e portatori di voti. Pensaci prima che sia troppo tardi".
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