Regionali. Braccia aperte a de Magistris, ma chi lo vuole presidente?

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Luigi de Magistris
  18 gennaio 2021 07:42

di ENZO COSENTINO

“Responsabili”, “irresponsabili”, “costruttori”: valli ad individuare nelle dorate stanze del Parlamento italiano! In questi giorni la caccia è aperta in attesa degli eventi delle prossime ore quando, lunedi e martedì, alla Camera e al Senato si parlerà di crisi, di Conte, di Renzi, di altri personaggi di primo piano della politica italiana. E l’Europa ci guarda, ci giudica. Come fossimo uno spettacolo da baraccone. Una crisi politica - almeno in questo momento in cui il nostro Paese, fra tante contraddizioni, vittime da Covid e tanto altro - è inopportuna, dannosa. E strana coincidenza, i due ultimi terremoti politici hanno uno stesso nome (ma diverso cognome): Matteo. Personaggi che nulla hanno a che spartire con il Matteo Evangelista. Il Matteo (Salvini) con FI e FdI vuole gli italiani alle urne (sicuro che per il suo schieramento si  riaprirebbero le porte del governo). Più abbottonato o ambiguo l’altro Matteo (Renzi) leader di “Italia viva”. Nessuno si chiede: ma gli italiani cosa vogliono? Per la politica si tratta, forse, di un dettaglio! Resta agli italiani una speranza: l’alta statura costituzionale del Presidente della Repubblica Ma le elezioni politiche anticipate potrebbero essere un autogol per il nostro Paese.

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Elezioni forzate, invece, in Calabria (ma ancora non si sa in quale data certa si svolgeranno) ed i partiti sono al lavoro. In un clima pieno di incertezze. Lugi De Magistris, ex pm a Catanzaro e Sindaco di Napoli, è prossimo a sciogliere la riserva, domani 19 gennaio, se scendere in Calabria e candidarsi. Lo aspetta a braccia aperte Carlo Tansi, già pronto a candidarsi presidente con una batteria di tre liste (Tesoro Calabria, Calabria Libera e Calabria Pulita) a supporto e già definite. L’esercito dell’ex responsabile della Protezione Civile è già al “fronte”, pronto per sostenere il comandante in capo, lui e solo lui.

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E allora per De Magistris solo l’opportunità di entrare con una lista nella coalizione “tansiana” rinunciando alla candidatura a presidente?  Per quelle che sono le ambizioni dell’ex magistrato dunque spazio limitato e finalizzato, quindi, al massimo per un pass più che certo per un ingresso in consiglio regionale.  Una candidatura dell’ex magistrato a presidente, dai rumors da tempo in rete, invece la garantirebbe 5Stelle. Ma metterebbe in crisi il tentativo del Pd di portare nella coalizione di centrosinistra  il movimento pentastellato. Il Pd, che della coalizione di centrosinistra sostiene di avere la leadership, è orientato su altri nomi. Li ha veramente?

Il responsabile nazionale Pd per la politica regionale, Nicola Oddati, e il commissario dem calabrese, Stefano Graziano, sembrano tranquilli, specie con la prospettiva sempre più certa che con lo slittamento della data del voto vi sarà più tempo per le scelte. Per riflettere o per lavorare sul programma per il futuro della Calabria. La Calabria ha bisogno di un futuro!  Per dirla cristianamente i Re Magi son già passati, più prosaicamente, la Befana anche. Scartando un “pesce d’aprile” resterebbe l’uovo di Pasqua. Se la nuova data del voto la faranno slittare a maggio.

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