di ENZO COSENTINO
Fra entusiasmi e immancabili mugugni del popolo dem calabrese si è concluso il tour del segretario nazionale del Pd, Enrico Letta. Il già senatore Donato Veraldi- un politico catanzarese di lunghissimo corso ed esperienza per gli incarichi d’alto profilo svolti nelle istituzioni locali, nazionali ed europei- scrive, a proposito dell’avvenimento: “L’incontro del Segretario PD Enrico Letta e della dottoressa Amalia Bruni, candidata alla Presidenza della Regione con la Stampa e coi dirigenti del Partito ha suscitato gli immancabili commenti della opposizione (che fa il suo mestiere ) tra i quali “film già visto.” C’è un modo diverso e nuovo per soddisfare questo dovuto rituale? No! Il PD ha ottemperato cambiando i protagonisti principali. Sotto l’appassionata regia di Letta, una eccellenza che il mondo ci invidia si è assunta l’onere di guidare la Calabria. La ringraziamo per questo atto di fede e d’amore. I calabresi sanno seminare cuori e raccoglieranno cuori”.
La venuta di Letta dovrebbe essere servita non solo per essere da sprone ad un impegno elettorale di tutto il Pd ma anche del centrosinistra a sostenere la candidata civica, Amalia Bruni. E’ servita anche per mettere a tacere quanti nel Pd pressano per una ipotesi di alleanza con De Magistris. Non è secondo Letta una alleanza fattibile ma anche “innaturale” per come il Sindaco di Napoli, nei suoi incontri elettorali e nel suo programma “ideologico”, la pensa nei confronti del Partito dem e di tutto lo schieramento d’area. Va precisato ad onor del vero – se in politica ancora esiste l’osservanza della “coerenza”- che De Magistris ha sin da sempre risposto “picche” a corpi del Pd calabrese che gli avrebbero chiesto di entrare nella coalizione per renderla più “attrezzata” nella lotta al centrodestra. E ancora: Letta non ha dato peso alla eventualità di un recupero della rottura fra Pd e l’ex governatore della Calabria, Mario Oliverio. Ma Oliverio - che sta allestendo delle liste - non è ancora del tutto chiaro e tondo su quali intenzioni abbia. Per come stanno le cose non dovrebbe mettersi dentro la coalizione. Non è escluso che nelle sue liste vi siano elementi di spicco fra amministratori locali ed ex Pd che vanno controcorrente. Significherebbe questa eventualità un rosicchiamento di voti alle liste del Pd. Dimenticavo: una “benedizione particolare” Enrico Letta l’ha pure data alla alleanza concretizzatasi con il residuale calabrese del Movimento 5Stelle. E chi è fuori dal movimento come si muoverà? Resterà a guardare ?
La corsa verso la governance della Calabria fra centrosinistra e centrodestra diventa per tutti ad ostacoli. Il “dramma” politico del centrodestra - se dovessero restare insolute le incomprensioni (ma sono molti di più che incomprensioni)- si potrebbe trasformare in un assist agli avversari. In gergo calcistico un autogol. Ma la leader di FdI, Giorgia Meloni, ha forse messo sul tavolo delle trattative la ridiscussione della candidatura alla presidenza per discutere, invece, tutto il quadro della gestione del potere in caso di vittoria. Alla fine la conclusione potrebbe essere: va bene per Roberto Occhiuto candidato presidente ma per il resto delle postazioni a cominciare dalla vicepresidenza e altri incarichi tutto da rifare. Comunque sia nel centrodestra che nel centrosinistra ora il terreno di scontri si è spostato sull’altro difficile fronte: le candidature. E i politici di mestiere stanno all’erta temendo la concorrenza dei “civici”. E da oggi attendiamoci una sequela di incontri e di mutamenti quasi quotidiani di scenari politici.
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