Regionali. Il Circolo Pd "E. Lauria" suona la sveglia al Pd regionale: "La discussione sia partecipata e trasparente, regole chiare sulle candidature"

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  12 dicembre 2020 15:57

Il Circolo “E. Lauria” si è riunito mercoledì 9 dicembre, alla presenza del deputato Antonio Viscomi e del Consigliere regionale Libero Notarangelo.

"L’assemblea - si legge in una nota - ha proposto un’ampia e partecipata discussione sulla attuale situazione politica del Paese e della nostra Regione, allo scopo di contribuire alle decisioni che dovrà assumere il PD, in modo urgente ed efficace. L’innegabile confusione e l’acerbità del dibattito politico impone al PD di svolgere un ruolo di garante del corretto e fisiologico funzionamento delle istituzioni, respingendo ogni tentativo di accentramento nella gestione dei 200 miliardi del Next Generation EU. La portata degli investimenti compromette infatti il futuro dell’intero Paese, delle nuove generazioni e il destino delle popolazioni più deboli, le quali si potranno affrancare soltanto in seguito ad investimenti equilibrati. La questione del lavoro, in senso ampio, e delle componenti più deboli della società irrompono ancora una volta sulla scena politica, con una forza ancor più accentuata rispetto al passato e con domande nuove. Si richiedono quindi misure politiche ed economico-sociali, le quali possano garantire una speranza di futuro migliore per le fasce più emarginate del Paese. Ma proprio tali esigenze impongono una “effettiva” partecipazione democratica, soltanto mediante la quale possono essere rappresentati le categorie di persone fragili. Ciò richiede un luogo di discussione istituzionale, una proposta dedicata al Paese e non a propositi elettoralistici, affidati nelle mani di pochi". 

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 La prospettiva richiede uno sforzo generoso del PD anche a livello regionale. Il 19 ottobre 2020 il Circolo ha chiesto al Partito regionale di costruire un luogo di discussione aperto, plurale, inclusivo, per impedire che questo momento sia appannaggio di pochi solo per costruire ambizioni personali sganciate da un progetto politico che metta al centro il futuro della Calabria.

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"Le politiche regionali – forse ancor più di quelle nazionali – costringono i partiti e le forze politiche democratiche a una prospettiva esattamente opposta a quella che si è manifestata nei giorni scorsi. La strada intrapresa è da considerare una falsa partenza. E, per tale ragione, il Circolo “E. Lauria” chiede con forza al Commissario Regionale di cambiare rotta. Fuori dalle strutture del Partito un popolo intero attende un progetto politico serio, efficace, efficiente, il quale sappia dimostrare la possibilità di una inversione di rotta; la speranza per la Calabria di offrire agli anziani, ai giovani alle donne ed agli uomini calabresi un presente che – libero da mafie di qualunque genere - tuteli i diritti, promuova uno sviluppo economico, determini condizioni di civiltà alle situazioni di precarietà". 

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"La delicatezza della fase richiede una discussione trasparente e aperta a tutte le articolazioni del partito, oltre che a tutte le comunità politiche di area. Il rinnovamento e la rigenerazione non possono avvenire nelle segrete stanze o in trattative private, tantomeno con un approccio burocratico. I propositi, anche i più ambiziosi, non possono essere realizzati che mediante la partecipazione di tutti gli iscritti al Partito. Senza l’ambizione di definire un contenuto programmatico dell’azione politica futura e senza indicare il candidato Presidente e i candidati al Consiglio Regionale, è indispensabile che il partito tracci i connotati fondamentali di una possibile idea di Calabria e di un potenziale leader regionale mediante la discussione, la partecipazione politica dei suoi iscritti e mediante l’esercizio della libertà che rende nobile l’azione politica. Una discussione che deve coinvolgere tutti i soggetti della maggioranza di governo nazionale e tutti i movimenti civici che vogliono partecipare alla azione di radicale cambiamento della nostra terra, per restituire dignità e speranza ai calabresi. Ogni altra soluzione relega le candidature nell’ambito delle scelte autoritarie e affidate a pochi, secondo pratiche che hanno dimostrato in passato tutta la loro capacità fallimentare".  

"La richiesta veemente rivolta al Commissario di promuovere una azione politica a ciò destinata si affianca alla domanda di legalità e garanzia nella scelta dei candidati, rifuggendo immediatamente da pratiche che turbano gravemente la serenità della vita del Partito. Il Circolo "E.Lauria" chiede a gran voce che i dirigenti apicali del partito debbano effettuare una scelta qui e subito. Coloro che intendono candidarsi alle elezioni non possono contemporaneamente svolgere un ruolo apicale nel Partito, generando il dubbio che si possa utilizzare la struttura per prevaricare le ambizioni politiche degli altri, come è successo nel partito provinciale di Catanzaro. Il Circolo "E.Lauria" chiede al Commissario Regionale del PD che si faccia garante di imparzialità e partecipazione, secondo condizioni indispensabili a mantenere l’agibilità politica di ampie fasce del Partito".

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