Regionali. Il Pd lo "implora", Irto pronto ad accettare la candidatura ma vuole un centrosinistra convinto e compatto

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Il vice presidente del Consiglio regionale Nicola Irto
  18 febbraio 2021 16:15

di ENZO COSENTINO

Il Pd calabrese ma anche i livelli di vertice romani del Partito- con il segretario Zingaretti in testa, ovviamente- tirano un sospirone di sollievo. Forse, parafrasando i primi versi di una vecchia canzone di Gianni Morandi “in ginocchio da te”, hanno convinto il consigliere regionale Nicola Irto ad accettare essere il candidato (condiviso da tutto il centrosinistra senza riserva alcuna?) alla presidenza della Regione.

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L’ex presidente del Consiglio Regionale era infatti l’unica risorsa disponibile alla quale il commissario regionale Stefano Graziano si era aggrappato per avere in campo per la prossima tornata elettorale un nome che potesse catalizzare la fiducia di un elettorato dem sempre più smarritosi e anche del centrosinistra. Un area affollata anche da movimenti civici e nella quale il segretario Zingaretti avrebbe- e forse è ancora nelle sue aspirazioni- coinvolgere anche il Movimento 5Stelle. Le prime resistenze di Irto sarebbero cadute, già domenica scorsa dopo un lungo colloquio prima con Graziano e poi con Zingaretti. Il giovane politico, ma con sul groppone già buone esperienze istituzionali, ora vive le ultime personali resistenze. Cadranno in serata o al massimo nella giornata di domani. E dopo l’annuncio in pompa magna. Una candidatura forzata? In un certo senso si perché la corsa presidenziale è ad ostacoli e sul campo di gara non vi sarà soltanto il centrodestra come alternativa al centrosinistra.

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C’è la variante De Magistris-Tansi che –come sta succedendo per le varianti Covid- non è facilmente addomesticabile. Ora entrano in gioco tatticismi e strategie. Lo scrivevamo tempo addietro che è una corsa a tre e solo i primi due piazzati salgono sul podio. Dal terzo in poi si resta fuori da Palazzo. La politica calabrese ora è in attesa che “saltino” ufficialmente i “tappi” . Nel centrosinistra come nel centrodestra. Cioè nei due schieramenti cardine del sistema. Ma occorre fare i conti con tutte le micro coalizioni che potrebbero essere influenti per il voto. Quindi in attesa che lo starter dia il via alla corsa tre concorrenti: Nicola Irto (centrosinistra), Roberto Occhiuto (centrodestra) e Luigi De Magistris. Quest’ultimo ha già indossato la maglia di gara e va per la sua strada. Sempre più deciso a rinnegare accordi che con partiti e personaggi che si richiamano al “vecchio passato” (sempre recente e di attualità, comunque)! 

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