Riceviamo e pubblichiamo l'appello di Italia Viva Calabria.
"Il 2021 sembra averci consegnato, finalmente, la resa totale del populismo politico e istituzionale. Questa svolta è figlia del cambio di governo nazionale che, con il Presidente Draghi alla guida, ha rimesso al centro serietà, competenza e autorevolezza, tagliando i ponti con quella politica senza visione e volta solo alla ricerca del consenso immediato.
La cronaca politica degli ultimi mesi, però, ci offre uno scenario ben diverso, ed è proprio in questo scenario, che le forze riformiste hanno il compito, diremo di più il dovere, di sedersi intorno ad un tavolo al fine di trovare una quadra comune, un momento di sintesi che parta dall’analisi dei problemi e porti ad offrire soluzioni concrete che siano il perno di proposte programmatiche realizzabili.
Abbiamo bisogno dello slancio pragmatico e visionario che solo chi ha una tradizione di questo segno può offrire alla politica.
Ma dobbiamo farlo adesso, subito.
Italia Viva è in campo da mesi su questo fronte e la svolta data alla politica nazionale ne è testimonianza. Vogliamo imprimerla, però, anche nei territori, pertanto ci muoveremo nel solco di un continuo e costante dialogo con chi non si arrende alla deriva populista e demagogica, ma soprattutto con chi ha a cuore l’elaborazione di una proposta programmatica degna del rilancio della nostra terra.
La candidatura del Sen. Magorno si innesta in questa prospettiva, ovvero quella di parlare ai calabresi e ridare dignità ad uno spazio politico fatto di tanti partiti, di amministratori locali e di movimenti civici che non possono rimanere senza rappresentanza.
L’unità dei riformisti dovrà essere il leitmotiv dei prossimi appuntamenti elettorali, manifestandosi in modo chiaro sia nei comuni chiamati al voto sia alla regione.
L’occasione del PNRR nazionale e le ripercussioni che lo stesso avrà a sulle realtà territoriali, impongono una collaborazione tra i vari livelli di governo affinché vi sia una impostazione univoca nella programmazione dei fondi da investire.
E se Roma si muove in una prospettiva riformista, anche in Calabria si può tornare a parlare la stessa lingua.
Sta a noi mettere in campo le strategie e le sinergie utili a fare ciò, con impegno e passione. Il treno del riformismo è partito".
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