di ENZO COSENTINO
Il Pd e il centrosinistra in queste ore pendono dalla decisione che prenderà Nicola Irto designato candidato “premier” per la coalizione (che si ritrova “scollata” più che “incollata”)di centrosinistra. Prima di pronunciarsi, lo scrivevamo oggi, Irto sicuramente sta facendo i suoi passi per contare le forze sulle quali può star tranquillo. Irto potrebbe anche ringraziare e puntare invece ad una candidatura consiliare, certamente più tranquilla e foriera di successo. Non mancano i decisi “no” a Irto, come quello di Jasmine Cristallo, portavoce nazionale del Movimento delle sardine pronunciato ad alta voce in una sua riflessione politica.
Irto, secondo voci di fonte reggina si sarebbe a lungo sentito con Falcomatà – il sindaco delle Città Metropolitana è un convinto sponsor della candidatura del vice presidente del Consiglio- ma le distanze fra il probabile e non impossibile “no, grazie” e il “si, accetto” non si sono accorciate. E in serata –sempre secondo voci- il vice presidente avrebbe sentito ancora una volta il commissario regionale del suo Partito e avrebbe avuto contatti anche con esponenti dei vertici romani del Partito.
Si muove, invece, come una “macchina da guerra” elettorale il candidato alla presidenza della Regione, Luigi de Magistris. L’ex pm catanzarese, sistemato l’accordo- in un certo senso provvidenziale- con Carlo Tansi si sente più forte e passa alla delicata fase dell’ascolto dei Sindaci calabresi. Un contatto che il Sindaco di Napoli ritiene necessario sia per promuovere la candidatura, sia per mettere subito mano alla stesura di un programma delle cose concrete da fare in Calabria. Quanto saranno convincenti le tesi che il duo de Magistris-Tansi sostiene? Il loro vero valore lo si avrà dal responso delle urne. Il dì che, prima o poi, verrà. E quel giorno sarà la resa dei conti per tutta la classe politica calabrese. Una classe politica calabrese alla quale, per ottenere il diploma di benemerenza all’esame del voto popolare questa volta non è consentito bluffare.
Comunque sia, la politica, quella dei partiti, quella dei movimenti civici (che politici sono), è già in campagna elettorale pur con tutte le fibrillazioni che non fanno sconti ad alcun schieramento. Ma attenzione che da destra non arrivano notizie confortanti specie dalla “casa” della Lega dove aumenta la preoccupazione che la sua popolarità si sgonfi come le bolle di sapone con le quali, un tempo, giocavano i bambini divertendosi a liberarle verso l’alto e poi vederle scoppiare. Ben arcionata su un cavallo da corsa in Calabria al momento c’è soltanto la Giorgia Meloni e il suo “Fratelli d’Italia”. Fratelli d’Italia è più che convinto che il futuro della Regione passi nelle sue mani e che agli altri partner del centrodestra possa anche convenire una nuova situazione di equilibri all’interno della coalizione.
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