Regionali, settimana decisiva. Centrosinistra oggi dal commissario Pd, Graziano. Manno candidato di FdI?

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Centrosinistra oggi dal commissario Pd, Graziano. Manno candidato di FdI?
Grazioso Manno

Presentazione settimana politica

  16 settembre 2019 07:48

di ENZO COSENTINO

Per la politica calabrese inizia una settimana carica di importanti appuntamenti. Tutti in chiave “elezioni regionali”. Da ora in avanti è quella la cometa che partiti e movimenti civici (che poi sono laboratori politici) si apprestano a seguire. Devono essere smaltite le turbolenze provocate dagli ultimi avvenimenti nazionali che in Calabria sono state avvertite forse più che altrove. E in “casa” di tutti i big e aspiranti tali.

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Un appuntamento che si presta a più interpretazioni e che vanno oltre il tema fissato è quello programmato da Fratelli d’Italia del Capoluogo di Regione. In attesa delle decisioni alle quali il rinnovato centrodestra della triade (Berlusconi-Meloni-Salvini) perverrà per chiudere il quadro delle assegnazione a livello regionale per le candidature presidenziali, il commissario provinciale di FdI, Wanda Ferro (che potrebbe vedersi aggiudicato il “pass” per la candidatura alla presidenza della regione Calabria), parteciperà all’incontro “La forza delle idee contro i patti di potere, per cambiare la Calabria e l’Italia”, organizzato nell’ambito delle iniziative “Aspettando Atreju 2019”. L’evento si terrà presso il Salone del Consorzio di Bonifica Ionio Catanzarese. Nel corso dell’incontro, al quale prenderanno parte dirigenti regionali e nazionali, verrà presentato anche il nuovo coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia.

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Che nesso c’è fra l’evento di oggi e le “regionali”? Eccolo: si svolge in “casa” del Consorzio delle Bonifiche, di cui è presidente Grazioso Manno. E già oltre le semplici voci si parla di una candidatura al Consiglio della regione Calabria del presidente Manno che, negli ultimi tempi, è stato in diverse occasioni un acuto e puntuale critico nei confronti della Regione.

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Ma è in casa Pd che si tenterà di stringere i tempi per risolvere il “caso” Oliverio che turba i sonni di diversi big dem: amici o avversari-nemici dell’attuale governatore. Da leader autorevole del Partito, Oliverio è diventato un personaggio scomodo con la sua ferma intenzione di ricandidarsi. Costi quel che costi. Di questa mina vagante che, comunque andrà a finire (Oliverio resta candidato quanto meno alle primarie se il partito le farà), spacca il partito, si discuterà oggi nella sede del Pd a Lamezia, dove il presidente Oliverio è improbabile che partecipi. La riunione è stata convocata dal commissario regionale del Pd, Stefano Graziano, e vedrà attorno al tavolo anche i rappresentanti del centro sinistra.

E si, perché il cntrosinistra deve pur venire allo scoperto per far capire ai suoi elettori quale atteggiamenti assumerà in Calabria sul progetto di una intesa con il Movimento 5Stelle che, però, ha fatto intendere che il candidato alla presidenza della regione potrebbe essere indicato appunto dai pentastellati. Certo, dalla riunione di oggi non uscirà un centrosinistra di colpo riformato e forte. Ma potrebbe individuare la strada giusta per diventarlo. Unitamente ai pentastellati?  Intanto in casa 5Stelle i malumori non mancano per questo probabile accordo elettorale.

L’appuntamento più importante cui è interessato il Pd è il convegno che i sostenitori di Mario Oliverio hanno organizzato domani, alle ore 18, nella Sala delle Culture. “Catanzaro per la Calabria- Incontro con Mario Oliverio”. E’ l’occasione buona per curiosare anche sulle presenze in sala e farsi una idea di quanto possa essere forte il presidente. E si tratta anche della prima uscita di Oliverio dopo aver decretato lo svolgimento delle primarie per legge. Si vedrà anche visivamente, ad esempio, se gli oliveriani che si sono spesi per far vincere Zingaretti nella corsa alla segreteria del Partito ora sono tornati accanto al loro leader originario. E dalle assenze si capirà invece chi ha cambiato barca.

Importanti decisioni in settimana sempre targati Pd potrebbero arrivare dal consigliere regionale dem Enzo Ciconte, che avrebbe concluso in linea di massima il laborioso lavoro di messa in moto del suo movimento e se questo è destinato a dare una mano al Pd oppure se non abbia deciso di farlo navigare su altra rotta. Ma voci danno per certo che Ciconte non farà il passo verso il centrodestra. Da non dimenticare che Ciconte è stato un renziano della prima ora e forse anche in politica potrebbe valere che “il primo amore non si scorda mai”. Ragion per cui Ciconte potrebbe essere anche in standbay in attesa di capire quali saranno i prossimi passi di Matteo Renzi ed eventualmente seguirlo in Calabria.

 

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