Regionali. Tansi contro il rinvio del voto a ottobre: "Non oltre fine primavera"

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Carlo Tansi
  03 marzo 2021 20:27

"È diventata assolutamente intollerabile, sotto il profilo costituzionale e politico, la situazione amministrativa in cui versa, ormai da cinque mesi, la nostra Regione governata da un presidente facente funzioni, Nino Spirlì, e da una giunta provvisoria, i quali dovrebbero secondo legge limitarsi ad attività ricomprese entro gli stretti limiti degli “affari correnti” e che invece continuano a spacciare per ordinaria amministrazione l'elargizione di prebende, incarichi e nomine di chiaro stampo clientelare, nell’assordante silenzio di tutti i consiglieri. Soprattutto di quelli che, anche in regime di 'prorogatio' e in attesa di nuove elezioni, dovrebbero assolvere alla delicata funzione dell’opposizione democratica". Sono queste le premesse con le quali in una nota Carlo Tansi, leader di Tesoro Calabria - movimento a sostegno del candidato alle elezioni regionali Luigi de Magistris -, chiede che i calabresi vadano alle urne non oltre la tarda primavera.

"L'emergenza sanitaria legata alla pandemia in atto - si legge nella nota - ha giustificato il differimento delle elezioni dallo scorso 14 febbraio al prossimo 11 aprile e si potrebbe persino comprendere, sempre per gli stessi motivi, un ulteriore spostamento della data per il ritorno alle urne entro la fine della primavera ventura, ma non oltre perché se si arrivasse all'estate o addirittura al cosiddetto 'semestre bianco' ciò costituirebbe un oltraggio alle più elementari regole di gestione della cosa pubblica".

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"Auspichiamo allora - è la conclusione di Tansi - che il Premier, anziché dar seguito alle richieste di alcuni settori del quadro politico allo stato dominante, che in Calabria presentano evidenti difficoltà di organizzazione e proposta, voglia confermare l’11 aprile come data del voto o, quantomeno, se il pericolo Covid lo richiedesse, fissarne una nuova entro la prossima primavera, ripristinando nella nostra regione le regole di gestione democratica garantite dalla Costituzione".

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