Tansi: Giunta l'ora di cacciare governanti indegni che fanno scappare i suoi figli migliori da Calabria
"Non lo scopriamo di certo all'alba del 10 aprile 2021 il dramma dell'emigrazione. Perché, salvo non si lasci la propria terra per una precisa volontà, chi è che non vorrebbe restare nel posto in cui è nato e cresciuto, fosse anche una sperduta landa africana per dirla con il procuratore Nicola Gratteri".
Lo scrive Carlo Tansi (Tesoro Calabria).
"Ma tant'è, ci sono posti come la nostra amatissima terra di Calabria in cui partire non è purtroppo frutto di una libera scelta professionale o persino di vita bensì un vero e proprio obbligo se si vuole sopravvivere. Non certo perché da noi ci siano guerre o carestie come in molti luoghi della terra, almeno questo per fortuna no, ma dal momento che qui non c'è lavoro e quindi mancano libertà e dignità. Lo dico dopo aver letto la struggente lettera di un giovane sanlucidese, ripresa dal noto giornalista e protagonista dei social media per il suo altissimo indice di gradimento testimoniato da centinaia di migliaia di followers, Andrea Scanzi".
"A me sale il magone. Forse da padre di due giovani in fase di formazione. Sì, sarà infatti la ragione per cui avverto una sensazione strana di rabbia, mista a frustrazione e nostalgia, nell'assistere alle migliaia di 'viaggi della speranza' come e molto di più che in Sanità delle menti più fervide e brillanti da una terra pur ricca di tantissime risorse. Che però non riesce a trattenerli, anzi li invita a scappare appena possibile. Si tratta di ragazzi dunque vittime di una classe politica e dirigente che per mantenersi in sella, per giunta prosperando, non esita a giocare sulla pelle di autentici fuoriclasse, molti dei quali diventano poi dei big assoluti in vari campi oltre i confini regionali, nazionali ed esteri. Un bel regalo - sottolinea Tansi - che grazie a indegni politicanti facciamo ad altri territori. E parlo paradossalmente delle stesse zone del Paese che sovente poi ci denigrano e si fanno beffe di noi. Ma, attenzione, non sottovaluto di certo chi va via per bisogno senza essere in possesso di particolari facoltà e competenza. Perché non ha meno diritto a vivere accanto alla famiglia a casa sua, facendo il cameriere o l'operaio con tanta onestà e laboriosità. Ci mancherebbe. Ecco il motivo per cui è giunta l'ora di voltare finalmente pagina, mandando a casa governanti indegni, avvicendandoli con quanti hanno davvero a cuore le sorti e il futuro della Calabria e della collettività, non solo invece di se stessi e dei loro accoliti".
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