di MARIO TASSONE
In questa fase pre elettorale per il rinnovo degli organi regionali per la regione Calabria è necessario rompere la spirale della ripetitività dei riti delle liste di candidati senza che le formazioni politiche introducano temi che investono il futuro. Costruire solo liste di candidati senza proposte è un dato che non serve a rimuovere le tante nebbie. Ci vogliono idee, progetti , programmi, strumenti adeguati di spesa Le energie impiegate vanno sottratte da pratiche dispersive che non producono ma dilapidano. Il nutrito elenco di quanto è necessario fare va inquadrato attraverso modalità dove controlli, rispetto delle norme, espansione delle garanzie democratiche siano assicurate. In Calabria le istituzioni sono in sofferenza. Il Consiglio regionale, che ha competenza legislativa, vivacchia. Non ci sono stati stimoli ma percorsi burocratici. Nessun confronto su grandi questioni. Nessuna sollecitazione per le altre istituzioni e la composita realtà calabrese. Ritengo che è tempo di rivedere la legge elettorale delle regioni per assicurare agibilità ai Consigli regionali oggi ridotti a consiglio consultivo del presidente della giunta.
Se viene meno il presidente, il consiglio si scioglie. Questo limita la libertà dei consiglieri regionali che per auto conservazione subiscono gestioni inadeguate. Rimanga la elezione diretta del presidente ma il Consiglio deve avere il potere di eleggere nuovi presidenti in presenza di dimissioni del presidente e lo strumento della sfiducia costruttiva. Non si può accettare che una Assemblea legislativa sia ridotta ad essere il “consiglio del principe” senza una propria fisionomia politica con una forza decisionale ridotta. Questo vale anche per i comuni il cui ruolo nel territorio va assicurato. Il presidente e il Consiglio regionale calabresi eletti debbono chiedere al governo di chiudere con i commissari per la sanità. Bisogna costituire una commissione regionale di inchiesta per conoscere i risultati delle gestioni straordinarie e chiedere al governo eventuali il ristori per i risultati che hanno creato disservizi e accresciuto i debiti. Quanto detto vale anche per le emergenze dei rifiuti e del sistema idrogeologico. Infine un obiettivo fondamentale: definire le regole per la burocrazia regionale. La responsabilità e i controlli siano strumenti da adottare per porre fine ai tanti rigagnoli dove sfuggono certezze, responsabilità e vanificano le garanzie che debbono essere assicurata ai cittadini attraverso gestioni trasparenti.
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