Un centrodestra ottimista che marcia unito verso le prossime sei competizioni regionali (Marche, Liguria,
Campania, Puglia, Veneto e Toscana); con l'elettorato sempre piu' libero del M5S che fara' da ago della bilancia per i futuri
assetti politici territoriali e la tenuta del Governo giallo-rosso.
A ragionare sulle sfide aperte dalle ultime elezioni regionali svolte in Calabria ed Emilia-Romagna sono state le deputate Maria Tripodi (Forza Italia) e Wanda Ferro (Fratelli d'Italia), Raffaella Sensoli, gia' capogruppo M5s all'assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna, e Marta Regalia, dell'Università degli studi di Milano, nel corso del "faccia a faccia" organizzato da DireDonne nella sede dell'agenzia.
Forte del successo di Jole Santelli, prima donna governatrice della Calabria, Tripodi parla di "modello da esportare anche in
altre realta'", espressione "di un percorso di grande spessore politico- dice Ferro- e di quel valore femminile aggiunto per
invertire la rotta di un ventennio di regionalismo fallito e di questa idea di una Calabria terra di confine che non e' in grado
di proiettarsi verso un'Italia ad una sola velocita'". Il partito di Silvio Berlusconi, quindi, "riparte dalle donne" e dal Sud e
guarda ai prossimi appuntamenti di partito ed elettorali "con un ottimismo di fondo", precisa Tripodi, e "senza nessuna sudditanza
psicologica" nei confronti di una Lega, prima forza della coalizione. Confermate le candidature di Caldoro e Fitto in
Campania e Puglia, "perche' bisogna onorare gli impegni presi", continua Ferro, sottolineando l'operazione con cui "Giorgia
Meloni e' riuscita a dimostrare che la coerenza e il senso di appartenenza a dei valori hanno riportato a casa un mondo di
destra che si e' sentito un po' spaesato rispetto a quella che fu l'esperienza passata, anche recente e mi riferisco ad Alleanza
Nazionale". Una "destra moderna che punta sulle donne e parla di temi e grandi sfide" e' la ricetta vincente per la deputata di
Fdi, che continua a guadagnare consensi come "ci dimostrano i sondaggi che ci danno al 12,4%".
E se il centrodestra fa i conti con la necessita' di guadagnare l'elettorato moderato spaventato dall'effetto Salvini,
i pentastellati ragionano sugli insuccessi calabrese ed emiliano: "Il Movimento 5 stelle sta pagando lo scotto di essere arrivato
al governo della Nazione e sicuramente il passaggio da un'alleanza con il centrodestra a una con il centrosinistra ha
disorientato una parte di elettorato perche' e' un mondo che si sta polarizzando", interviene Sensoli, la quale condivide le
posizioni di Roberto Fico ma sottolinea "la necessita' che i territori decidano in maniera autonoma".
Nel movimento si ragiona sulla possibilita' di una consultazione su Rousseau "ma- chiarisce Sensoli - credo che vadano consultati gli iscritti delle singole regioni". L'Emilia Romagna "e' stata un'occasione persa perche' potevano andare al governo di una regione importante
nello scacchiere nazionale", ribadisce e si confessa "contenta del risultato, perche' Bonaccini si e' presentato come il
presidente di tutti, ha raccolto negli anni nostre proposte e spero continui in quella direzione".
E se le prossime elezioni regionali saranno utili a misurare la temperatura del Paese, per Regalia e' quasi certo che "la Lega
abbia raccolto tutto quello che poteva e che non andra' oltre il 34%. È probabile che Fdi, con la leadership forte della Meloni,
continuera' a salire ancora per un po'- spiega- mentre il futuro del Governo resta incerto perche' ci sono interessi contrapposti.
Da un lato, Zingaretti avrebbe interesse ad andare al voto per riuscire a ricontarsi e riformare una classe parlamentare piu'
favorevole", a partire dal "messaggio molto chiaro" arrivato con segnale "di una volonta' di una sinistra progressista ed
ecologista. La questione primaria in Parlamento, che non e' primaria a livello di Paese, e' quella sulla prescrizione-
aggiunge Regalia- far cadere il Governo su questo tema non so quanto converra'. Il M5s dovrebbe farla passare come un punto
programmatico forte, ma ricordiamo che c'e' anche la regola dei due mandati".
A unire tutte le ospiti del dibattito il tema della violenza sulle donne e dei femminicidi, sei solo nella scorsa settimana.
"Il Codice Rosso ha fatto molto perche' tanto era il sommerso e il fatto che si denunci di piu' e' un buon segnale- dice Sensoli-
bisogna agire sulla cultura da quando si e' piccoli". Opinione condivisa da Tripodi che sottolinea come, oltre ad "inasprire le
pene e agire dal punto di vista culturale", sia necessario "aumentare i fondi". Puntare su "indipendenza e autonomia delle
donne, creando maggiori occasioni di lavoro" e' fondamentale per Regalia e per Ferro, che invita le donne "a ribellarsi al primo
schiaffo" e a puntare "sulla prevenzione e l'educazione al rispetto", perche' "solo nel rispetto- conclude Sensoli- ci puo' essere amore".
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