Da qualche giorno c’è una grossa novità in Cittadella regionale. Tutti i dipendenti regionali (e non solo) si sono accorti come sia cambiato il “volto” della reception, che ricordiamo essere il primo biglietto da visita dell’Ente più importante della Calabria. Infatti, mentre in passato questa attività era svolta dalle guardie giurate, adesso è affidata anche a lavoratori di un’altra ditta che, prima del 1° febbraio, - almeno in due casi - erano addetti alle pulizie. Invece, le guardie giurate sono state destinate al controllo del green pass, oltre agli altri compiti previsti dal capitolato della gara sulla vigilanza. O meglio - spiega il sindacato CSA-Cisal - in realtà l’attività di reception in Regione Calabria è piuttosto parcellizzata.
ORARI SPEZZETTATI O ADDETTI DIVERSI A SECONDA DELL’ENTRATA IN REGIONE - Giusto per capire quanto sia “spiazzante” la nuova organizzazione basti pensare che i lavoratori regionali che entrano a partire dalle 7.30 in Cittadella si trovano nelle postazioni della reception le guardie giurate, ma a partire dalle 8.30 c’è il cambio con i lavoratori della Dussmann, di cui due di questi fino a poco tempo prima erano addetti alle pulizie. La nuova programmazione è piuttosto “cervellotica” e cambia anche a seconda della zona d’ingresso della Cittadella. Ad esempio, a quello “lato San Francesco” gli operatori della Dussmann seguono un orario spezzettato. Lunedì e mercoledì sono in servizio alla reception dalle 8:30 alle 18:30, invece martedì e giovedì dalle 8:30 alle 17:30 mentre venerdì dalle ore 8:30 alle 14:30. Quando finiscono i suddetti turni, gli addetti della Dusmann sono sostituiti dalle guardie giurate. Cambia tutto invece all’ingresso “lato Nord”. In questo caso la reception è affidata soltanto alle vigilantes che si occupano di fornire indicazioni, controllare i flussi di accesso di visitatori/utenti e la validità del green pass. All’ingresso dell’autorimessa (riservato ad assessori e consiglieri regionali) ci sono soltanto le guardie giurate. Soprattutto in questo caso, le postazioni lavorative sono veramente poco consone e per nulla dignitose con i vigilantes costretti all’utilizzo di stufe alogene per combattere il freddo. Possibile che assessori e consiglieri non abbiano nulla da ridire di fronte a questa poco edificante immagine di lavoratori costretti a svolgere un servizio in condizioni inadeguate? In generale fa un certo effetto (negativo) vedere le guardie giurate, che ormai da anni svolgono il servizio di reception e quindi conoscono l’ambiente e praticamente tutto il personale regionale, relegati in tristi postazioni con il semplice compitino di verificare la validità del green pass. Sia all'ingresso “lato San Francesco” e sia “all'autorimessa” sono veramente fuori contesto quelle postazioni, che sembrano quasi una forma di emarginazione per chi le occupa. (VEDI FOTO).
GLI EX ADDETTI ALLE PULIZIE SENZA FORMAZIONE DIROTTATI ALLA RECEPTION - A generare perplessità sono anche le modalità e i tempi con cui i lavoratori che prima si occupavano delle pulizie sono stati dirottati al servizio portierato. Tutto parte da una circolare del 26 gennaio firmata dal dirigente “Datore di Lavoro”, dalla dirigente del settore “Economato” e dal dg del Personale che prende atto delle nuove del governo, fra cui l’obbligo di green pass sui luoghi di lavoro dal 1° febbraio e l’obbligo vaccinale per gli over 50 dal 15 febbraio. Dopodiché il settore “Economato” invia una pec alla Dussmann in data 28 gennaio (venerdì) con cui veniva comunicata l’attivazione del servizio portierato a partire dal 1° febbraio. A quel punto con un ordine di servizio, ai lavoratori che prima si occupavano delle pulizie, veniva attributo alla Dussmann il “servizio reception”. Immaginiamo - osserva il sindacato - l’imbarazzo di questi lavoratori che dall’oggi al domani si sono trovati a cambiare radicalmente la propria mansione e di conseguenza la propria attività. Di sicuro non hanno avuto tempo per svolgere un’adeguata formazione e un affiancamento idoneo prima di iniziare con il nuovo servizio. Anzi, per essere precisi, vanno ringraziate le guardie giurate (seppure l’affiancamento sia stato pagato dalla Dussmann) che hanno affiancato per due giorni gli ex addetti alle pulizie. Nulla da eccepire sulla buona volontà, sulla gentilezza e sulla disponibilità dei nuovi operatori che si occupano della reception ma tutti sappiamo l’importanza di un’adeguata formazione dei lavoratori, che in questo caso è mancata. Soprattutto in un’attività, come quella del portierato nella Cittadella regionale, dove contano la conoscenza e la padronanza della mansione da svolgere.
SERVIZIO NON OMOGENEO - L’immagine d’insieme è di un servizio spezzettato, con le guardie giurate per così dire “declassate” e gli ex addetti alla pulizia alla reception, che consegna una diffusa idea di disordine e scarsa uniformità del servizio. Visto questo mosaico perché - domanda il sindacato CSA-Cisal - non si è pensato ad una soluzione più omogenea? Perché ad esempio, evitando di stravolgere l’attuale gestione della reception delle guardie giurate, non si è preferito lasciare a quest’ultimi il portierato e affidare il controllo della validità del green pass ai lavoratori della Dussmann, che consiste nella semplice verifica tramite app dello smartphone? Almeno finché questi non avessero ricevuto un adeguato affiancamento. Per poi invertire le attività quando questo percorso si sarebbe consolidato, mantenendo inalterato invece l’approccio con visitatori e utenti che ormai ben sanno gestire le guardie giurate vista l’esperienza accumulata. In sostanza, non era forse meglio essere più omogenei: i green pass solo alla Dussmann e il portierato solo alle guardie giurate? Il sindacato non è certo stato tenero in passato con il servizio di vigilanza, ma certo questa situazione attuale ci sembra controproducente per l’immagine della Regione e per la funzionalità della reception, fermo restando che auguriamo buon lavoro ai lavoratori Dussmann e che comunque già si sono dimostrati affidabili e disponibili ma proprio nel loro interesse necessitavano di un tempo maggiore di affiancamento. Quantomeno siano predisposte delle postazioni lavorative decenti agli addetti alla vigilanza (in particolare “lato ingresso San Francesco” e “autorimessa”) perché la condizione è assolutamente imbarazzante e non da Ente pubblico che si rispetti. In ogni caso perché non seguire il principio del buon senso e lasciare un servizio funzionante piuttosto che scombinare le carte? Perché in Regione Calabria spesso si devono complicare le cose? Si dia quindi dignità agli addetti alla vigilanza perché quelle postazioni non sono ammissibili e siano aiutati nell'inserimento nel servizio di portierato i nuovi lavoratori che se ne occupano.
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