L’8 marzo. è stato firmato il CIDA Dirigenti 2020 della giunta della Regione Calabria, tra la delegazione trattante di parte pubblica e le organizzazioni di categoria. Nel corso della riunione, svoltasi presso gli uffici del Dipartimento Organizzazione, Risorse Umane della Regione Calabria, ha fatto il suo esordio una nuova sigla sindacale, la DIREL/CSA – Dirigenti Enti Locali (FEDIRETS).
L’obiettivo del nuovo Sindacato Dirigenti Enti Locali (FEDIRETS-DIREL/CSA) è quello di "tutelare la professionalità ed il ruolo del dirigente, nella più ampia accezione, salvaguardandone l’autonomia gestionale dall’organo politico, cui la legge riserva esclusivamente poteri di indirizzo politico e di controllo".
In occasione della riunione dell’8 marzo le parti, oltre a sottoscrivere il CIDA Dirigenti 2020, si sono impegnate ad approvare, nel più breve tempo possibile, il CIDA Dirigenti 2021.
"La complessa macchina regionale è stata investita, negli ultimi tempi (con la precedente e l’attuale Giunta), da troppe modifiche organizzative, totalmente prive di razionalità e omogeneità, che di fatto hanno provocato e provocano disagi nell’azione amministrativa, di cui è destinataria l’intera comunità regionale. Inoltre, si è assistito ad un eccessivo uso dell’istituto della reggenza e dell’interim, protrattosi per diversi anni, nonché al discutibile ricorso all’assegnazione d’ufficio dei dirigenti in assenza di un’espressa valutazione negativa dei curricula da parte dei dirigenti generali nell’ambito degli avvisi pubblici", scrive il sindacato Dirigenti Enti Locali.
"Ferma restando l’autonomia dell’organo politico di determinare il programma di governo ed i relativi obiettivi strategici, nonché di garantire una struttura organizzativa della Giunta regionale stabile ed adeguata, si ritiene che l’attività di riorganizzazione debba procedere in modo più organico, trasparente e rapido, al fine di migliorare l’efficacia e l’efficienza dell’azione amministrativa, dando vita ad una sostanziale discontinuità rispetto al passato. La DIREL/CSA- continua la nota- vigilerà affinché le future riorganizzazioni rispondano ai criteri di razionalità ed omogeneità funzionale al fine di perseguire l’interesse pubblico e non diventino lo strumento per allontanare dirigenti ritenuti scomodi e non apprezzati, atteso che il ruolo dirigenziale, a seguito della riforma dirigenziale del Dlgs. 165/2001 non può certo inquadrarsi nell’ottica della gerarchizzazione, bensì dell’autonomia. In particolare, la DIREL/CSA esprime rammarico e preoccupazione per il modus agendi dell’amministrazione che persiste nel portare avanti una politica di riorganizzazione frammentaria, priva di visione strategica, di programmazione e di informazione e che corre il rischio di mortificare, oltremodo, il ruolo dirigenziale. Da ultimo, a titolo di esempio, viene emanato apposito avviso per il conferimento di un incarico dirigenziale di livello non generale, ritirato dopo ben 11 gg (a soli 4 gg dalla scadenza), per non meglio precisate esigenze settoriali, dirottando sul solito incarico temporaneo. Una condotta che, come per episodi analoghi del recente passato, non brilla certamente per trasparenza, efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa", conclude la nota. r
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