Registro morti improvvise in Calabria, le perplessità della Granato

"Siamo ben lieti che, dopo il nostro appello, finalmente il garante della salute per la Regione Calabria, Anna Maria Stanganelli, abbia preso a cuore le morti improvvise di soggetti giovani sani, che destano comprensibile preoccupazione nella cittadinanza. Abbiamo infatti appreso che la garante si sia rivolta al primario di cardiologia dell’ospedale di Lamezia Terme, il dott. Roberto Ceravolo e al docente di Matematica per l’economia dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, prof. Massimiliano Ferrara, per elaborare modelli matematici utili a risolvere l’enigma.

Anche in questo caso però notiamo che nessun nesso con i vaccini antiCovid viene nemmeno ipotizzato, quando ormai le stesse case produttrici hanno inserito tra gli effetti collaterali miocarditi e pericarditi fatali. Sappiamo nello specifico che le miocarditi asintomatiche provocano delle cicatrici che anche a distanza di anni possono produrre aritmie fatali", È quando si legge in una nota dei movimenti Calabria Oltre e Calabria per la verità, quest' ultima di Bianca Laura Granato.

 Ci sta bene che si indaghi su fattori congeniti, su fattori legati al post Covid, al long Covid, al tabagismo, all’alcolismo, anche al caldo, al freddo, alla pizza, ma perlomeno, dopo che si è indagato in tutte queste direzioni, che male c’è che si indaghi pure su eventuali correlazioni con i cosiddetti “vaccini antiCovid”, somministrati a tutta la popolazione civile dal 2021 in poi? Qualsiasi “modello matematico” elaborato sui casi di morti improvvise non dovrebbe mancare di tener conto di questo piccolo particolare: il soggetto era vaccinato contro il Covid? Con quante dosi? Nella ricerca, non tener conto di questo fattore è definito “bias” ovvero un errore di metodo. Siamo stati tutti schedati con tanto di pass vaccinale, non dovrebbe essere un dato molto difficile da estrapolare.

A chi giova “dimenticare” che questi prodotti non erano stati sperimentati a medio/lungo termine quando sono stati distribuiti anche a bambini, ragazzi di tutte le età, donne incinte? Noi siamo disposti ad accettare che l’aumento della mortalità per tutte le cause e le morti improvvise possano essere dovuti alla doccia fredda o alla pizza, ma a chi giova accantonare pregiudizialmente, non menzionandolo mai, il comune denominatore che dal 2021 accompagna questo tragico fenomeno?

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