di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA
"Sono venuto qui perchè la meritata promozione del Catanzaro è stata guadagnata in maniera pazzesca, e poi perchè ho indossato per due anni la maglia giallorossa vincendo un campionato di Serie B e l'anno successivo ottenendo una salvezza per la prima volta in Serie A con Carletto Mazzone".
A parlare è Renzo Rossi, ex ala destra del Catanzaro dal '77 al '79 giunto ieri al Ceravolo per ammirare i campioni della Serie C nell'ultima gara casalinga col Foggia (finita 2 a 1 grazie alla doppietta di Iemmello).
Prelevato dal Taranto nel 1977 Rossi, nato a Giacciano con Baruchella in provincia di Rovigo il 23 gennaio 1951, si è fin da subito distinto per la sua rapidità e la capacità di fare il pendolino sulla fascia. Nell'arco di due stagioni Rossi capitalizzò 57 presenze e be 13 reti.
Fu una stagione brillante coronata da un'altra promozione in Serie A con Giorgio Sereni in panchina. Le Aquile arrivarono seconde in campionato con 44 punti, sopra l'Avellino ma dopo dopo l'Ascoli che dominò il torneo con 64 punti. Capocannoniere del torneo fu Massimo Palanca con 18 reti.
Poi dice con la voce rotta dall'emozione: "Ho portato con me i mie due nipoti e mio figlio che è nato qui e abbiamo deciso di venire a festeggiare. Sono rimasto nel calcio e ora aiuto una squadra di calcio a 5 di bambini a Merano in provincia di Bolzano".
Prima di entrare allo stadio sottolinea: "Diamo merito ai giocatori per quello che hanno fatto ma speriamo che questo precedente sia molto importante per andare di nuovo in Serie A".
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