Restauri, il Comitato ResArte: "Sia applicata correttamente in provincia di Catanzaro la normativa vigente"

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  13 giugno 2023 18:13

"Attraverso questa lettera aperta vogliamo evidenziare gli effetti negativi, gli impatti e le implicazioni di una situazione particolare, che da troppo tempo i professionisti restauratori si trovano a subire".

Lo scrive il Comitato ResArte, Restauratori Beni Culturali art 182.

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"Siamo restauratori beni culturali qualificati art 182 ai sensi e per effetto del Dlgsv 42/2004 art 29 e  susseguenti. Alcuni dei nostri iscritti ricoprono anche ruoli di CTU presso il Tribunale e Perito esperto presso la CCIAA della propria provincia . Il Comitato ResArte rappresenta circa 3000 restauratori di Beni Culturali specializzati nelle superfici decorate  dell’architettura . La nostra professione è regolamentata ai sensi del DM 86/2004 e della Direttiva europea 985/2019 Dal 2018 solo i restauratori iscritti nelle liste pubbliche del Ministero della Cultura (MIC), che hanno superato  l'esame di stato abilitante indetto con bando pubblico nel 2015 , sono abilitati a svolgere la professione di Restauratore.

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Questo ha portato all’autonomia e al riconoscimento ufficiale della nostra professione, tutelata anche ai sensi dell'art cpp 382. Nessuno può firmare o sottoscrivere elaborati tecnici di restauro su superfici decorate dell’architettura se non è ABILITATO ALLA PROFESSIONE ED ISCRITTO NELLE LISTE PUBBLICHE TENUTE DAL MINISTERO DELLA CULTURA.
Tuttavia, l’inadeguata informazione di alcuni enti pubblici e privati sul territorio, della provincia di Catanzaro che sembrano non essere al corrente della normativa recentemente entrata in vigore, sta creando gravi conseguenze per i nostri professionisti. Prima del 2018 , i restauratori di beni culturali delle superfici decorate dell'architettura erano spesso soggetti alle direttive degli architetti o degli ingegneri. Ma con l’avvento delle nuove regolamentazioni, i restauratori sono divenuti professionisti autonomi, con competenze specifiche e riconosciute. Purtroppo i cittadini e alcuni uffici tecnici di enti privati della provincia di Catanzaro stanno commettendo un errore, approvando progetti 
che coinvolgono le nostre specializzazioni e competenze , affidandosi a professionisti non abilitati al restauro di Beni culturali.
Questa situazione comporta una serie di effetti negativi. Innanzitutto, crea un’ingiustizia verso i restauratori che hanno dedicato tempo impegno e risorse per conseguire l’abilitazione statale. Vengono di fatto esclusi dal lavoro per cui sono qualificati, a favore di professionisti non adeguatamente preparati nel campo del restauro delle superfici decorate dell’architettura. Inoltre questo errore può portare a gravi danni al patrimonio artistico italiano. I restauratori specializzati sono professionisti più adatti a preservare e valorizzare queste opere d’arte, avendo acquisito competenze specifiche e una conoscenza approfondita delle tecniche di restauro necessarie per trattare le superfici decorate .

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Chiediamo, pertanto, un intervento pubblico che sia dirimente per informare anche gli Enti pubblici e privati della provincia di Catanzaro sull’applicazione corretta della normativa vigente, per la salvaguardia del patrimonio artistico culturale e nel rispetto e a tutela dei professionisti restauratori che operano anche nella Regione Calabria".


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