I consiglieri chiedono chiarezza su quanto appreso dai Social su un incontro finalizzato all’analisi del progetto di restauro e consolidamento dell'Abbazia di Corazzo
09 novembre 2020 12:53"Apprendiamo dai Social e dalla stampa che nella giornata del 3 Novembre, presso la sala consiliare del Comune di Carlopoli, si è tenuto un incontro finalizzato all’analisi del progetto di restauro e consolidamento dell'Abbazia di Corazzo, cui hanno partecipato l’Amministrazione Comunale, l’ufficio tecnico, i progettisti e l’archeologo Cuteri, il quale, non è dato sapere a che titolo, ha espresso il proprio parere in merito al progetto di cui sopra". Così in una nota stampa dei I Consiglieri comunali di Carlopoli Arcuri Raffaele, Sacco Maria Antonietta e Talarico Mario. "L’Amministrazione comunale - prosegue la nota dichiara testualmente: Gli elaborati esaminati differivano in parte da quelli rilasciatici dal RUP solo pochi giorni fa; Le nostre maggiori perplessità si sono concentrate sulla realizzazione di spazi al chiuso in legno lamellare con annesse vetrate ecc.; Tali nostre osservazioni sono state recepite e riportate progettualmente; Siamo ora in attesa che la Soprintendenza rilasci le necessarie e propedeutiche autorizzazioni".
"Alla luce di quanto accaduto nelle ultime settimane, - incalzano i consiglieri comunali - delle accuse e dei giudizi espressi anche a mezzo stampa, dalla stessa attuale Amministrazione Comunale, nonché dal Cuteri unitamente ad una serie di altri soggetti e organizzazioni, chiediamo alla Sindaca di chiarire quanto comunicato sulla pagina Facebook “Comune di Carlopoli - Amministrazione 2020” in merito ai punti sopra riportati ovvero: Come può essere possibile che gli elaborati esaminati durante l’incontro del 3 novembre siano “in parte” diversi da quelli rilasciati dal RUP, se il progetto è stato inviato dal Comune alla Regione Calabria ed alla Soprintendenza non più di dieci giorni fa, ovvero dalla sua stessa amministrazione a distanza di un mese dall’insediamento? In merito alle perplessità pregresse circa la realizzazione degli spazi al chiuso, finora definiti a mezzo stampa come “opera di cementificazione”, si è finalmente constatato, dopo aver preso visione del progetto (era ora!), che al contrario si tratta di opere non invasive e removibili in futuro e che pertanto non vi è alcuno stravolgimento del rudere? Quando si afferma che, durante l’incontro, le osservazioni dell’Amministrazione sono state recepite e “riportate progettualmente”, si intende affermare che sono state apportate modifiche al progetto originario approvato e successivamente trasmesso dalla sua Amministrazione in carica in data 23 Ottobre 2020?; Quando si afferma che, si è in attesa che la Soprintendenza rilasci le necessarie propedeutiche autorizzazioni, ci si riferisce quindi al progetto originario trasmesso in data 23 ottobre 2020, oppure ad un eventuale progetto che tiene conto delle osservazioni fatte il 3 novembre e quindi non ancora formalizzate, né trasmesse?".
"A questo punto - chiosano - altre due ulteriori domande sorgono spontanee. Al di là della presenza dell’archeologo Cuteri, che tutti conosciamo e stimiamo, e dei motivi che lo hanno visto partecipare all’incontro, sui quali, almeno in questa sede, non vogliamo ulteriormente indagare, ci chiediamo come mai non era presente anche la Soprintendenza, con la quale il Comune di Carlopoli ha stipulato apposito accordo in data 26.11.2019 giusto protocollo MIBAC 14845/9 e che per questo ha fornito il supporto tecnico scientifico in fase di progettazione, e che tra l’altro è l’unico Ente titolato a concedere le “propedeutiche autorizzazioni”, nonché accompagnare la realizzazione dell’opera dall’inizio alla fine?; O si ritiene, forse, che il parere dell’appendice periferica del Mibac possa essere meno importante di quello di un archeologo, seppur autorevole, che per caso il 3 novembre è passato dal Comune di Carlopoli?"
"Noi crediamo che sulla vicenda alcune persone abbiano preso un grosso abbaglio, tra queste la Sindaca che, negli ultimi giorni, sta cercando di ricorrere ai ripari, come sua abitudine anche in maniera grossolana. Nei mesi passati abbiamo assistito ad un completo disinteresse dell’amministrazione attualmente in carica sulle vicende legate al finanziamento di Corazzo. Né la Sindaca, né altro rappresentante dell’allora minoranza, - sottolineano i consiglieri - si è mai degnato di seguirne l’iter, di consultarne gli atti, di partecipare all’incontro di presentazione del progetto, di chiedere informazioni, dimostrando una totale noncuranza nei riguardi della loro funzione di gruppo di opposizione. Lo stesso disinteresse dimostrato in tante altre occasioni e che adesso, la Prima Cittadina cerca, con affanno e in maniera del tutto impacciata, di recuperare. Soltanto dopo le elezioni la Sindaca e la sua amministrazione, risvegliandosi all’improvviso da un pluriennale letargo, ma senza preventivamente consultare il progetto, hanno inteso assecondare l’onda di protesta che alcuni addetti ai lavori hanno montato peccando di ingiustificabile superficialità, dato che nessuno di questi professionisti ha mai fatto richiesta ufficiale di prendere visione delle carte, nel lasso di tempo intercorso tra la presentazione pubblica del progetto (12 agosto) e l’approvazione dello stesso (17 settembre), esprimendo un giudizio oltremodo negativo sulla base della semplice visione di alcune immagini di rendering pubblicate sui giornali".
"Non spetta a noi giudicare la professionalità di chi si è prestato a tale opera di palese disinformazione, rileviamo soltanto che anche addetti ai lavori di provata capacità sono caduti nell’errore di non consultare preventivamente i documenti lanciandosi, con grande leggerezza, in una crociata improvvisata contro i presunti cementificatori. Architetti, archeologi, associazioni, giornalisti, inspiegabilmente caduti tutti nel medesimo errore, come mai? Alcuni addirittura hanno spudoratamente superato l’asticella dell’imparzialità, accompagnando le critiche nei confronti di un progetto “sconosciuto” con dichiarazioni senza pudore, di sostegno esplicito alla candidatura della Sindaca, rendendo evidente la strumentalità dei loro scritti. Altrettanto strumentale e inopportuno consideriamo, poi, - ribadiscono - l’atteggiamento di chi ha volutamente soffiato sul fuoco mediatico, stimolando l’ennesima interrogazione parlamentare sull’Abbazia di Santa Maria di Corazzo, contenente informazioni fuorvianti e non del tutto corrette. Fortunatamente adesso, dopo la sua elezione, la Sindaca in carica sembra avere riscoperto la nostra abbazia e sembra essersi resa conto di non conoscere quel progetto che la sua stessa Amministrazione, ad un mese dalle elezioni, ha trasmesso alla Soprintendenza, cercando di tutelarsi, in maniera improvvisata ed approssimativa, dalle proteste provenienti dal vasto fronte che fino a poco tempo fa ha cavalcato nonché alludendo ad inesistenti modifiche al progetto originario".
"Bene avrebbe fatto l’attuale Sindaca a studiare preventivamente il progetto, a seguirne l’iter anche prima della sua elezione, a ponderare meglio i suoi scritti, a chiedersi se quanto affermato sulla stampa e sui social da tutti quelli che hanno condannato a priori il progetto, e l’hanno in questo modo lusingata, corrispondesse a verità. Chiediamo, dunque, alla Sindaca una maggiore attenzione nel praticare la sua attività di amministratrice, - chiosano - prendendo finalmente consapevolezza che non siede più tra i banchi della minoranza, ma che ha in mano il governo di un paese e che pertanto non ha bisogno di dare in pasto ai Media improbabili “accessi agli atti” del Comune che lei stessa amministra: quest’ultima sua uscita pubblica non felice, ha verosimilmente generato ilarità diffusa. Le consigliamo, inoltre, di non rilasciare dichiarazioni avventate sui social, di essere più cauta e meno istintiva e, se proprio non riesce ad evitare, di farlo dopo essersi opportunamente documentata. Attendiamo fiduciosi esaurienti risposte ai quesiti posti, - concludono - con l’auspicio di far luce su una vicenda che sta a cuore a noi come a tutti i cittadini calabresi che amano Corazzo e di scongiurare il pericolo di perdere il finanziamento di 1 milione e 200 mila euro, che, come amministrazione comunale uscente siamo riusciti ad ottenere con tanti sacrifici dopo un grande lavoro sinergico tra istituzioni, associazioni, professionisti e volontari".
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